L'Ing. Marini al Rotary Club di Cesena per il Progetto Acqua in Etiopia
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Venerdì, 12 Maggio all'Hotel Casali, si è ripetuto l'incontro sul "Progetto Acqua: un acquedotto per l'Etiopia" da parte dell'ing. Pier Paolo Marini di Alpina Acque.
PROGETTO: UN ACQUEDOTTO NEL WOLAYTA IN ETIOPIA
Questa volta l'Interclub rotariano di Cesena, Forlì, Forlì Tre Valli si è svolto sotto la presidenza di Fabrizio Rasi, presenti Alberto Laurenzi per il Rotary Club di Forlì, Leardo Ravaioli per Forlì Tre Valli e Alfonsino Badini che è stato fondatore del Tre Valli e animatore di questa iniziativa.
Il prof. Ivano Natali era presente per la Sezione di Forlì del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo.
L'ing. Marini ha presentato con dovizia di particolari storici, sociali e tecnici il Progetto idrico per la distribuzione di acqua potabile nel distretto di Soddo della regione Wolayta in Etiopia con un popolazione di 16500 abitanti che non fruisce di sorgenti protette e pozzi.
È una regione povera con la possibilità di malattie idrotrasmissibili, tifo, epatite a e b. leishmaniosi e diffusione Aids con una età media di vita di 45 anni.
Ha sottolineato il fatto che la popolazione ha dovuto abbandonare le zone pianeggianti e paludose per la diffusione della mosca tse-tse che uccide gli animali, risorsa primaria per la sopravvivenza.
Si sono dovuti ritirare nell'altopiano dove però l'approvvigionamento dell'acqua, altro bene essenziale, costa chilometri di sentieri impervi.
Di qui la necessità di acquedotti, con tubazioni ad hoc e relativa distribuzione, comprese le accortezze igieniche per impedire la diffusione delle malattie.
L'iniziativa si inserisce nei progetti del Rotary Internazionale per una nuova cultura dell'acqua e delle risorse idriche come bene primario nel quadro di uno sviluppo sostenibile e di rispetto della vita, specie di fronte ai fattori climatici di siccità e di alluvioni.
Nel caso specifico gli interventi assumono un significato umanitario e sociale del tutto particolare.
L'ing. Pier Paolo Marini, progettista e direttore tecnico della Società Alpina Acque ha inquadrato l'iniziativa nella situazione economico-sociale della zona di Gamo Godo e Bisare.
Era necessaria la pulizia delle sorgenti ad una altezza tra i 1600-2000 metri e in seguito la canalizzazione di tubazioni di 10 cm. per 12 Km fino a 3 piccoli serbatoi da 50 m cubi per la distribuzione in 12 punti, con 6 abbeveratoi e 5 lavatoi.
La sorgente di Bisare che genera 2,5 litri al secondo potrà essere sfruttata per i villaggi sottostanti con impianti gravitazionali e pompe fino ad unirsi alla sorgente di Gamo Goda, che a sua volta genera 0,5 litri al secondo, con il risultato di 3 litri al secondo.
La popolazione che ne potrà usufruire è di 16.500 abitanti.
Il prof. Ivano Natali del Comitato contro la fame nel mondo ha evidenziato il significato promozionale dell'opera che evita il ricorso a forze esterne e mobilita le capacità indigene.
Sottolinea a garanzia degli impegni presi la presenza in loco del missionario padre Marcello Signorini.
Nella discussione seguita è emerso che l'Etiopia ha senz'altro la possibilità di mobilitare risorse umane, ma non ha fiducia e mezzi a disposizione e ci sono riserve politiche per possibili ingerenze estranee.
È anche indubbio che bisognerebbe puntare sullo sviluppo agricolo, accanto alle iniziative sulle scuole e sui laboratori come è avvenuto per il Club di Cesena per il laboratorio di sartoria a Gambo e la scuola a Neghelli.
Gli impegni presi per i prossimi due anni vengono ripartiti, anche con il coinvolgimento del prossimo presidente Sanzio Gentili, per un progetto di 200.000 Euro tra il Comitato per la fame nel mondo, Sezione di Forlì, per 50.000 per i tre Rotary Club di Forlì, Forlì Tre Valli e Cesena, divisi in 20.000 a testa per i due Club maggiori e 10.000 per Forlì Tre Valli.
Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro
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