Sara a Castelraimondo, la magia di uno scavo archeologico al Rotary Cesena

Venerdì 22 Settembre 2017 – Ristorante Le Scuderie

 

Sara a Castelraimondo, la magia di uno scavo archeologico al Rotary Cesena

da sinistra, Massimo Bianchi, Giorgio Babbini e Rosanna Ghetti

da sinistra, Massimo Bianchi, Giorgio Babbini e Rosanna Ghetti

“Sara a Castelraimondo, 1988-1990 La magia di uno scavo archeologico”. E’ stato il tema della serata, al Rotary Club Cesena presieduto da Giorgio Babbini, condotta dal Prof. Massimo Bianchi e dall’archeologa Rosanna Ghetti in ricordo della famosa archeologa Sara Santoro Bianchi, scomparsa nel 2016. Una serata dalle tante emozioni regalate ai convenuti dal Prof. Massimo Bianchi consorte di Sara e dall’ex allieva Rosanna Ghetti. “Non sono un archeologo o uno storico – ha detto Massimo Bianchi – ma, in quasi cinquant’anni di condivise esperienze di vita, professionali ed accademiche con Sara, credo di aver capito alcune cose del suo modo di essere e lavorare come ricercatrice e studiosa. In Sara il tema dell’interdisciplinarietà si intreccia profondamente con la sua convinzione che non esistessero siti minori, se non per dimensioni, ma certamente non per interesse scientifico e per rilievo nella conoscenza delle attività umane. Sara accettava con difficoltà il fatto che esistessero siti archeologici “poveri” o di minore importanza come faticava a concepire soluzione di problemi, ritenuti minori e per questo trascurati, non potesse portare a progressi conoscitivi significativi. Era sua convinzione – ha proseguito Massimo Bianchi – che scavi apparentemente scarsi di materiali potevano, attraverso una ricerca approfondita, produrre risultati di rilievo”. Castelraimondo del Friuli fu il suo primo importante impegno sul campo. Scorrendo le pagine del primo volume da lei curato ( Castelraimondo, Santoro 1992 ) rende evidente anche ad un profano la varietà dei contributi in esso contenuti non solo per quanto riguarda le Scienze dell’Antichità, gli Studi di Metallurgia Antica, l’Architettura e l’Urbanistica, la Glottologia, la Biologia Evoluzionistica e sperimentale e la Statistica, ma anche per ciò che concerne l’interpretazione dei materiali ritrovati alcuni dei quali testimoniano pratiche magiche e divinatorie tipiche delle religioni animistiche che dall’età del ferro, sono sopravvissute sino all’abbandono del sito nell’alto medioevo. I semi gettati da Sara con gli scavi di Castelraimondo, trovarono poi piena espressione nella Missione Archeologica da lei diretta per il recupero dell’Anfiteatro di Durazzo.  L’archeologa Rosanna Ghetti ha esposto in modo puntuale e preciso il grande lavoro che hanno svolto presso lo scavo archeologico di Castelraimondo illustrando ai convenuti anche l’evoluzione scientifica dell’archeologia, dagli albori fino ai giorni nostri. L’incontro si è tenuto venerdì scorso al ristorante “Le Scuderie”, presso la sede del Rotary Club Cesena.

di Maurizio Cappellini