La donazione del Rotary Club Cesena ha consentito di raggiungere importanti traguardi nella ricerca genica
Siamo nel gennaio del 2014 quando il Rotary Club Cesena, presieduto al tempo dall’ing. Giuliano Arbizzani, decise di donare al Laboratorio di Genomica, guidato dal prof. Pierluigi Strippoli, un’importante attrezzatura necessaria per la ricerca genica sull’origine delle problematiche dei ragazzi down.
“La sindrome di Down – spiegò il prof. Strippoli – è la più frequente anomalia cromosomica dell’uomo, con la frequenza di un caso ogni 700 nati vivi. Le persone con sindrome di Down soffrono in particolare di una disabilità intellettiva, sebbene affettività e socialità siano perfettamente conservate, anzi è nota la loro capacità di suscitare intorno a sé un clima di intensità affettiva più grande del normale. Nel 1959 il giovane medico parigino Jérôme Lejeune identifica la causa della sindrome nella presenza all’interno delle cellule di un cromosoma, ossia di una molecola di DNA, in eccesso. Le persone con sindrome di Down possiedono tre copie del cromosoma 21, trisomia 21, invece delle due normalmente presenti”. Recentemente il prof. Pierluigi Strippoli dell’Università di Bologna ha ritenuto di aggiornarci circa gli sviluppi della ricerca.
La strumentazione donata dal Club si è rivelata importantissima per il Laboratorio dove è stato possibile elaborare due mappe di attivazione dei geni umani del cervello e delle cellule del sangue, utili per capire meglio la sindrome di Down e le eventuali nuove possibilità di cura per la disabilità intellettiva della trisomia 21. Questi risultati sono stati divulgati a livello internazionale grazie a due articoli pubblicati su importanti riviste scientifiche dove, in calce, si ringrazia il “Rotary Club Cesena, Italy (President: Ing. Giuliano Arbizzani) for the generous donation of the thermal cycler ‘GenePro’ (Bioer)”. Un sentito grazie da parte del Rotary Club Cesena, al prof. Pierluigi Strippoli e alla sua equipe, orgogliosi di avere, in piccola parte, contribuito all’importante traguardo raggiunto.
di Maurizio Cappellini