Discorso del Presidente Oliviero Zondini- PdC 2015-2016

Le “Grandi Speranze”, del presidente Oliviero Zondini

Il discorso* del presidente Oliviero è stato molto bello perché denota una conoscenza culturale diffusa che l’onora.

Lui è un “artigiano meccanico” come si definisce, lo si potrebbe catalogare tra quella generazione non molto diffusa di persone che onorano il proprio lavoro e contemporaneamente si informano, leggono, studiano e così appartengono a quella categoria che considera la cultura un’indispensabile mezzo di lavoro, di vita, che permette ad ognuno di noi di essere, oltre che fare.

E’ un diverso modo di vivere da quello che è oggi in uso per la maggioranza, lavorare per arricchirsi anziché lavorare per la soddisfazione di fare bene il proprio lavoro, tipico atteggiamento dell’artigiano, mai contento di quanto fatto e che pensa sempre a migliorare il progetto o il pezzo che esce dalle mani dell’uomo o dalla macchina.

Zondini ha memoria che proviene dai racconti o storie che datano dall’inizio del tempo, quando l’accoglienza e la condivisione era parte della vita, quando molti erano i viandanti che cercavano rifugio lungo il cammino e con questi il padrone di casa condivideva il cibo ed il rifugio per la notte.

Un modo di vivere che ricorre nella filosofia del Rotary, la condivisione al di sopra di ogni interesse personale.

Dal capolavoro “Grandi Speranze” di Charles Dickens, Oliviero, riporta ad oggi il concetto di etica, di sobrietà, di impegno comune, di conservazione del benessere con un’oculata distribuzione.

Scrive Dickens; “illuminarsi di gioia quando la carne ed il pudding di ieri fossero apparsi sulla tavola di oggi”, significa consumare oggi ciò che oggi si è prodotto , meglio ancora quello che si è prodotto ieri, mai quello che si pensa di produrre domani, destinato a chi verrà o a cosa domani avverrà”.

E’ impossibile, dice il presidente, stabilire fin dove l’influsso di una persona fedele al suo dovere, qualunque esso sia, possa diffondersi nel mondo attorno a noi, ma sicuramente vicino o lontana la sua traccia la si vedrà.

La stessa cosa deve essere per il rotariano, che accettando di esserlo, deve darsi per migliorare il benessere degli altri. Questo è lo scopo del service, che il Rotary coi suoi grandi progetti locali e mondiali, ha fatto e continua a fare anche se molte persone non lo conoscono e che pur, se hanno utilizzato direttamente o indirettamente, hanno già usato e dimenticato.

Oliviero, presidente incoming o entrante, ha terminato la sua allocuzione con il risvolto della gratificazione che il Rotary mai chiede, perché i percettori spesso non conoscono da chi personalmente sia venuto il miglioramento delle loro condizioni di vita.

E’ un dare senza nulla pretendere, il dare senza offendere il percettore, il donare possibilmente una rete ed insegnare a pescare perché questa conoscenza dia l’abilità all’utilizzatore per continuare da solo.

“Quanto possa influire il nostro fare, su alcune o su molte persone anche a noi distanti, non lo sapremo mai, ma possiamo conoscere quanto ciò abbia influito su di noi e sul percorso della nostra vita, certamente migliorandoci”.

Oliviero ha toccato le ragioni ed i doveri che noi abbiamo, fare, fare bene e farlo sapere.

Grazie presidente, ti saremo vicini tutti.

Discorso Neo Presidente Oliviero Zondini

Discorso Neo Presidente Oliviero Zondini

 

 

Introduzione a cura del past governor Pierluigi Pagliarani.

* Discorso Passaggio delle Consegne Rotary Club Cesena – Cesenatico, Sabato 27 giugno 2015.