Venerdì 27 Ottobre 2017 – Ristorante Le Scuderie
L’uomo al centro dell’impresa. E’ questo il mantra che i manager dell’innovazione 4.0 propongono per vincere le sfide della competizione globale. Competizione che vedrà sopravvivere solo le imprese che faranno della resilienza, motivazione, qualità, innovazione e condivisione gli obiettivi primari da coltivare e raggiungere giorno per giorno. I titolari della Siropack di Cesenatico, Rocco De Lucia e la consorte Barbara Burioli, sono talmente convinti che l’azienda è vincente solo se i suoi dipendenti sono sereni che, come ormai ampiamente noto all’opinione pubblica, hanno sostenuto economicamente il loro giovane dipendente Steven, gravemente malato, rimasto temporaneamente senza stipendio in quanto l’Inps ha terminato, per l’anno in corso, i giorni di malattia retribuiti a disposizione del ragazzo. Rocco e Barbara sono perciò intervenuti, direttamente come azienda, per coprire questa mancanza convinti che Steven lo meritasse e che la presenza sul lavoro, del ragazzo, fosse uno stimolo per gli altri dipendenti a dare il massimo per migliorare e superare le difficoltà, di ogni giorno, sul lavoro e nella vita privata. Noi ha ricordato Rocco De Lucia, la resilienza l’abbiamo messa tutta nel fattore umano. A dimostrazione della nostra attenzione alle persone ed alla loro formazione – ha proseguito Rocco De Lucia – investiremo nell’arco di cinque anni 700mila euro per creare un centro di ricerca, all’interno del nostro nuovo stabilimento, in collaborazione con l’Università di Bologna. La nostra azienda – ha detto Barbara Burioli – ha solo 15 anni di vita e i nostri dipendenti hanno un’età media di 29 anni. Noi crediamo fortemente alla stabilizzazione dei contratti perché solo creando un rapporto di fiducia nel tempo si possono raggiungere grandi risultati. Sono commossa – ha proseguito Barbara Burioli – quando vedo che i nostri dipendenti riescono a progettare, grazie al loro lavoro, un futuro sereno per se e le loro famiglie. Il vicesegretario di Confartigianato Federimpresa Cesena, Giampiero Placuzzi, ha spiegato che i bisogni delle persone sono in crescita e lo Stato, purtroppo, non riesce a far fronte a tutte le richieste. Per questo – ha proseguito Placuzzi – sarà sempre più necessaria una collaborazione fra Welfare pubblico e privato nell’interesse dei lavoratori ma anche delle imprese e dello Stato perché un dipendente sano e sereno è certamente anche più produttivo e necessita di meno cure da parte del Servizio Sanitario Nazionale. L’incontro si è tenuto venerdì scorso al ristorante “Le Scuderie”, presso la sede del Rotary Club Cesena presieduto da Giorgio Babbini.