“Pandemia e comunità cristiana” il tema dell’Interclub online tenutosi nei giorni scorsi e organizzato dal Rotary Club Cesena, guidato da Francesco Zanotti, con l’intervento di monsignor Douglas Regattieri, vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina. Alla serata ha partecipato anche il Rotary Club Cesena Valle del Savio, guidato da Maria Teresa Bonanni e il Rotaract con la presidente Francesca Giorgi. Monsignor Regattieri è originario della Diocesi di Carpi e dal 12 dicembre 2010 è a Cesena.
“La pandemia – ha detto il vescovo Douglas – va presa sul serio. Non tutti ancora oggi sono consapevoli di cosa ci è capitato. Oltre agli innumerevoli morti che la pandemia ha portato con sé, vi sono le conseguenze sanitarie che ha imposto con gravi ripercussioni psicologiche ed economiche alle persone”. La pandemia, ha proseguito il vescovo, “nella comunità cristiana ha avuto un impatto molto forte. Le chiese hanno visto, a causa delle limitazioni imposte dalle autorità, un drastico calo dei fedeli. Anche le attività parrocchiali in presenza si sono dovute fermare. I nostri sacerdoti – ha ricordato monsignor Regattieri – sono stati molto creativi e hanno saputo attingere a tutte le possibilità che oggi la tecnologia ci offre per restare vicino alle persone”.
Sacerdoti che sono nel numero in costante calo e con un’età media sempre più elevata. “In questi miei 10 anni – ha ricordato il presule – ho visto morire 58 sacerdoti. Nello stesso periodo solo 10 nuovi preti sono stati ordinati. È evidente che questo trend pone la nostra Diocesi di fronte a nuove scelte organizzative. Sarà sempre più centrale la figura del laico nella vita della chiesa. Determinante anche l’apporto dei sacerdoti stranieri che oggi sono ormai una ventina nella nostra Diocesi, ben inseriti e accolti dai fedeli”.
La pandemia ha anche dato un nuovo impulso alle opere caritative. “La Caritas diocesana, come molte altre realtà del nostro territorio – ha detto il vescovo Douglas – hanno visto durante la pandemia un ritrovato senso di solidarietà diffuso da parte della gente. La Chiesa è alle prese con un’importante attività di rinnovamento che dovrà attuare negli anni a venire per essere sempre più vicina alle persone e diffondere il Vangelo. I giovani sono il futuro e dobbiamo saper parlare loro in modi nuovi e con attività che sappiano coinvolgerli”.
di Maurizio Cappellini