Il manager di Procter & Gamble, Renato Scaini, è intervenuto a un interclub del Rotary
Il manager di Procter & Gamble, Renato Scaini, è intervenuto a un interclub del Rotary promosso dal sodalizio di Cesena guidato da Francesco Zanotti.
L’incontro dal tema: “Come provare a fare funzionare un’azienda quando il mondo si ferma” si è tenuto online su piattaforma Zoom venerdì scorso.
Il manager
Il manager, originario di Gambettola, dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo “Vincenzo Monti” di Cesena, si laurea alla facoltà di ingegneria meccanica all’università di Bologna. Ora ricopre la carica di Vice President Product Supply in America Latina, responsabile di tutta la catena logistica e di produzione che serve i consumatori con i prodotti per la cura della casa e degli indumenti. Questo include la gestione degli stabilimenti della P&G presenti in tutta l’America Latina. Ha la sua sede di lavoro a Panama city, dopo aver iniziato in P&G a Reggio Emilia e aver lavorato in Inghilterra e in Francia.
Dopo le prime esperienze lavorative nel territorio cesenate
Dopo le prime esperienze lavorative nel territorio cesenate, 29 anni fa un giovane Scaini arriva alla Procter & Gamble, una delle multinazionali più importanti al mondo. “La pandemia sta rivoluzionato il mondo e anche il modo di fare impresa – ha ricordato Scaini -. Processi di cambiamento che in condizioni normali avrebbero richiesto anni si sono realizzati in poche settimane. Abbiamo scoperto che tanti strumenti tecnologici, già utilizzati per una piccola parte delle loro potenzialità, potevano essere sfruttati al massimo per ottenere risultati solo qualche mese fa inimmaginabili”.
In America Latina
“In America Latina – ha aggiunto Scaini – il capo di stabilimento di un nostro impianto, che per motivi di salute non ha potuto recarsi in impianto durante la pandemia, è riuscita a fare il proprio lavoro completamente da remoto con ottimi risultati, riuscendo nella sfida di essere in contatto stretto con i lavoratori dell’impianto. Certo, molto di ciò che riusciamo a compiere oggi da remoto è frutto di anni di lavoro in presenza dove i rapporti umani ci hanno consentito di crescere insieme e di instaurare fiducia tra di noi. Per quanto riguarda la multinazionale per la quale lavoro, la pandemia è stata un banco di prova anche sotto l’aspetto produttivo in quanto la richiesta di detergenti e detersivi è in alcuni momenti letteralmente esplosa con grosse difficoltà anche nel reperire le materie prime”.
Noi di Procter & Gamble
“Noi di Procter & Gamble – ha proseguito il manager – abbiamo fin da subito voluto rispondere al meglio a queste impellenti esigenze mettendo in campo le nostre capacità organizzative, tecnologiche e professionali e siamo riusciti a soddisfare, grazie al nostro personale di altissimo valore, tutti i picchi di produzione che si sono susseguiti a causa del virus. La logistica in tutto il mondo è stata messa a dura prova. Anche noi abbiamo dovuto ricorrere a tutte le nostre capacità per poter mantenere attiva la catena produttiva che per quel che ci riguarda è alquanto lunga, complessa e influenzata da dinamiche globali”.
“Credo – ha detto in conclusione Scaini – che molte esperienze acquisite in questi tempi tanto difficili resteranno come eredità, come ad esempio l’ampio utilizzo della tecnologia. Forse nel prossimo futuro viaggeremo di meno, ma certamente il valore dei rapporti umani in presenza tornerà a essere una parte importante della nostra vita”.
Procter & Gamble, da sempre leader nel campo dell’innovazione, è la più grande azienda di beni di largo consumo al mondo. Attiva in quasi 70 Paesi, P&G vanta uno degli portafogli più forti di marche di qualità, utilizzati da quasi 5 miliardi di persone nel mondo.