Il Rotary è un’organizzazione di esponenti delle varie attività operative di ogni parte del mondo, uniti nel rendere un servizio umanitario alla società, nell’incoraggiare il rispetto di elevati principi etici nell’esercizio delle varie professioni, e nell’impiegare ogni mezzo per favorire la pace e la comprensione fra i popoli, senza distinzione di razza, di lingua, di nazionalità, di credo filosofico e religioso.
Attualmente il Rotary è diffuso in 168 paesi e conta 1.208.000 soci raccolti in 32.554 club.
Lo Scopo del Rotary è quello di diffondere l’ideale del servire, inteso come motore e propulsore di ogni attività.
In particolare esso si propone di:
- promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri soci per renderli meglio atti a servire l’interesse generale;
- informare ai principi della più alta rettitudine la pratica degli affari e delle professioni; riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e far sì che esse vengano esercitate nella maniera più degna, quali mezzi per servire la società;
- orientare l’attività privata, professionale e pubblica dei singoli al concetto di servizio;
- propagandare la comprensione reciproca, la buona volontà e la pace fra nazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti le più svariate attività economiche e professionali, uniti nel comune proposito e nella volontà di servire.
Missione La missione è di servire gli altri, promuovere l’integrità e diffondere la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo attraverso una rete di professionisti, imprenditori e personaggi di spicco della comunità.
Visione Essere universalmente riconosciuto per il dinamismo dei club che con il loro impegno nel servire contribuiscono a migliorare le comunità di tutto il mondo.
Valori fondamentali I valori fondamentali del RI sono il servizio, l’amicizia, l’integrità e la leadership.
Per l’attuazione pratica di tali principi sono state messe a punto le seguenti vie d’azione:
- l’azione interna riguarda le attività che ogni socio deve intraprendere nell’ambito del club per assicurarne il buon funzionamento.
- l’azione professionale ha lo scopo di promuovere l’osservanza di elevati principi morali nell’esercizio di ogni professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore del servire, motore e propulsore ideale di ogni attività. I soci sono chiamati a operare, sul piano personale e professionale, in conformità con i principi del Rotary.
- l’azione di Interesse Pubblico riguarda le iniziative intraprese dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità della vita nelle località in cui si trovano.
- l’azione internazionalecomprende le attività svolte dai soci per promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli, favorendo l’incontro con persone di altri Paesi, con la loro cultura, le loro tradizioni, i loro problemi e le loro speranze, attraverso letture e scambi di corrispondenza, come pure tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti promossi dai club a favore di abitanti di altri Paesi.
- l’azione per le nuove generazioni riconosce l’impronta positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della leadership, dalla partecipazione a progetti di servizio locali e internazionali, e dagli scambi volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture.
Il Rotary fu costituito a Chicago (USA) da un avvocato, Paul Harris, il 23 febbraio 1905.
Il nome “Rotary” venne scelto per il fatto che i primi soci usavano riunirsi a rotazione presso il luogo di lavoro di ciascuno di essi.
Rotary International
Il Rotary International è l’associazione dei Rotary Club di tutto il mondo.
I Rotariani sono i soci dei loro rispettivi club, mentre i Rotary club sono i membri del Rotary International, la cui sede è a Evenston, negli Stati Uniti.
Attualmente si contano più di un milione e duecentomila Rotariani, raggruppati in circa trentunmila club di circa centosessantasei Paesi.
Le finalità del Rotary International sono le seguenti:
- stimolare, promuovere, diffondere e amministrare il Rotary in tutto il mondo;
- coordinare e dirigere nel senso più ampio le attività del Rotary International.
Il Rotary International ha come missione quella di assistere i Rotariani e i Rotary club nel perseguire lo Scopo del Rotary, in particolare nella realizzazione delle attività di servizio svolte da singoli soci e gruppi al fine di elevare la qualità della vita, diffondere un maggior rispetto della dignità umana e promuovere uno spirito di maggiore comprensione reciproca fra tutti i popoli in vista della pace nel mondo.
Un principio fondamentale alla base dell’amministrazione del Rotary International è la sostanziale autonomia di ogni Rotary club.
Le limitazioni statutarie e procedurali sono mantenute nella misura minima necessaria per preservare le fondamentali e tipiche caratteristiche del Rotary.
Nei limiti di questa procedura è consentita la massima elasticità nell’interpretazione e nella pratica applicazione dell’indirizzo del Rotary International.
Il fine del Rotary, infatti, si esprime molto efficacemente attraverso le attività dei singoli club e dei loro soci, nei vari campi del servizio rotariano, stabilite da ciascun club sulla base dei propri mezzi e capacità e dell’interesse che i singoli Rotariani hanno per particolari necessità e possibilità di servizio.
Tuttavia, nonostante quanto affermato, il Rotary International, in quanto associazione di club, lancia di tanto in tanto programmi e progetti che aiutino a promuovere lo Scopo del Rotary traendo così vantaggio dall’impegno collettivo dei club e dei singoli Rotariani che intendano prendervi parte.
Ogni anno si riunisce il Congresso del Rotary International, il cui scopo primario è quello di stimolare, motivare ed informare tutti i Rotariani a livello internazionale affinché promuovano con entusiasmo e con progetti concreti lo sviluppo del Rotary a livello di club e di distretto.
Organizzazione del Rotary International
Il Presidente Internazionale
Ogni anno un eminente rotariano viene nominato Presidente del Rotary International.
Il procedimento di nomina ha inizio due anni prima con l’elezione di una commissione composta di 17 membri provenienti da varie parti del mondo.
Per poter diventare eleggibile alla carica di Presidente Internazionale il rotariano candidato dovrà essere stato membro del Consiglio Centrale e aver acquisito una solida esperienza sul funzionamento del Rotary e deve conoscere un vasto numero di dirigenti del Rotary in giro per il mondo.
Qualsiasi rotariano che è stato membro del Consiglio Centrale del Rotary International può essere eletto a questa carica, mentre i membri e i direttori in funzione non possono essere eletti.
Qualsiasi Rotary club può sottoporre, all’attenzione della commissione per le candidature, il nome di un precedente direttore.
La commissione si riunisce in settembre allo scopo di scegliere il rotariano che diventerà il candidato ufficiale e di divulgare il suo nome a tutti i club.
A partire da quel momento quel rotariano e la sua (il suo) consorte trascorreranno più di un anno nella preparazione del ruolo che li aspetta, poi affronteranno un altro anno durante il quale il Presidente Internazionale svolgerà il suo ruolo di massima carica per tutti i rotariani del mondo.
Ogni Presidente Internazionale lancia un tema che servirà di traccia per i compiti che aspettano i governatori e i club.
Il Consiglio Centrale del AI {Board of Directors}
Il Consiglio Centrale del RI è costituito da 19 membri: il Presidente del RI quale presidente del Consiglio stesso, il Presidente eletto del RI e altri 17 membri detti Direttori, designati dalle varie zone del Rotary ed eletti dal Congresso Internazionale.
Il Consiglio Centrale dirige e amministra il RI fissando la linea d’azione dell’organizzazione ed esercitando tutti i poteri di proposta e di controllo che gli sono propri per disposizioni statutarie
Il Quartier Generale del Rotary International
La sede del Rotary International ha sempre avuto luogo nella regione di Chicago, Illinois.
Nel 1954 gli uffici del RI vennero collocati in un nuovo immobile a Evanston, nelle vicinanze di Chicago, ma questa sede non risultò più sufficiente quando il Rotary International trovò nuovo impulso con l’adozione di vasti programmi di intervento internazionale legati, in particolar modo, alla Rotary Foundation.
Ne1 1987, a seguito delle accresciute necessità il RI acquistò, nel centro di Evanston, un immobile ultramoderno di 18 piani, in parte ora affittato anche ad altre attività professionali.
Questo immobile, dotato di un auditorium da 190 posti, di una mensa da 300 posti e di spazi di lavoro per circa 500 impiegati è, oggi, la sede della segreteria generale del Rotary International.
Il palazzo si chiama: One Rotary center (1560 Sherman Avenue -Evanston, IL 60201 – 3698 USA)
Il quartier generale ha anche un sito internet sul quale è possibile trovare informazioni e notizie aggiornate sul Rotary: www.rotary.org
I Centri di servizio del RI
La Segreteria del RI, oltre che ad Evanston, si articola in uffici o Centri di Servizio, situati in varie parti del mondo.
Per l’Europa e l’Africa il riferimento è all’ufficio di Segreteria con Sede a Zurigo, che è incaricato, appunto, di assistere i club e i distretti di una regione comprendente l’Europa Continentale, l’Africa e il Mediterraneo Orientale.
Per l’ltalia il riferimento è l’Ufficio Europa/Africa Rotary International, Witikonerstrasse, 15 – CH-8032 Zurigo, Svizzera.
L’Assemblea Internazionale (La scuola dei Governatori)
Ogni anno, durante il mese di febbraio o di marzo l’Assemblea Internazionale prepara i futuri governatori del mondo intero all’assunzione delle loro funzioni al 1° di luglio.
Accompagnati dalle loro, o dai loro consorti i governatori incoming trascorrono più di una settimana in compagnia di dirigenti rotariani particolarmente preparati.
Durante questo periodo incontrano il Presidente Internazionale che sarà in carica durante il loro mandato e che svelerà il suo progetto tematico intorno al quale i governatori svilupperanno il loro congresso distrettuale.
La prima Assemblea Internazionale si tenne nel 1919 a Chicago poi, negli anni, essa si trasferì in varie altre località degli Stati Uniti.
Da ormai vari anni essa ha luogo ad Anaheim in California.
L’idea istitutiva di questa assemblea è sempre stata: “imparare oggi per dirigere domani”.
L’Assemblea internazionale rappresenta un momento di grande unità del Rotary perchè in essa tutti i Governatori di tutto il mondo vivono assieme e acquisiscono le stesse nozioni e impostazioni.
Le “International Conventions”
Ogni mese di maggio o giugno il Rotary International organizza un grande congresso il cui obiettivo è quello di “stimolare, ispirare e informare tutti i rotariani su scala mondiale”.
E’, appunto, la “Convention” Internazionale.
L’incontro non può aver luogo per più di due anni consecutivi nello stesso Paese e la sua organizzazione inizia almeno quattro anni prima dell’evento.
A queste grandi assise partecipano da 20 a 35 mila rotariani, quindi sono ben evidenti i problemi organizzativi e di ricettività.
Sarebbe opportuno che ogni rotariano partecipasse, almeno una volta, ad una di queste grandiose conventions internazionali per poter meglio apprezzare e vivere fino in fondo l’internazionalità del Rotary.
Le “Conferenze Presidenziali”, gli “Istituti” e i Seminari
Oltre alle grandi riunioni citate, nel corso dell’anno il RI organizza anche delle Conferenze Presidenziali, che variano per sede e per data, e mirano a promuovere gli obiettivi fissati dal Presidente Internazionale.
Il Consiglio Centrale poi, può convocare degli “Istituti” per Dirigenti passati e presenti del RI.
Sono incontri di informazione e di comunicazione orientati a diffondere e a far conoscere, anche in termini di reciprocità, i programmi del Rotary e i suoi orientamenti.
Oltre a questi sono organizzati dei seminari di formazione per i governatori designati e i seminari per la Rotary Foundation.
Consiglio di legislazione
All’inizio della vita del Rotary, ogni modifica proposta al suo statuto era sottoposta a votazione in occasione della convention annuale.
Nel 1934, visto che il numero dei partecipanti a questa assise era aumentato enormemente rendendo molto più difficile il dibattito, venne creato il Consiglio di Legislazione che sarebbe diventato l’organo consultivo in seno al quale si sarebbero dibattute le proposte prima di sottoporle al voto dell’assemblea annuale.
In fine, durante l’assemblea di Atlanta del 1970, si decise che il Consiglio di Legislazione sarebbe diventato l’organo legislativo del Rotary.
Questo consiglio è composto da un delegato di ogni distretto del Rotary e anche da alcuni membri non votanti.
Si riunisce una volta ogni tre anni e in data diversa da quella dell’assemblea annuale.
Il consiglio ha il compito di esaminare e di decidere in merito agli emendamenti proposti nei confronti del regolamento del Rotary International e degli statuti dei Rotary club.
Le decisioni del consiglio sono sottoposte all’attenzione di tutti i Rotary Club del mondo prima di diventare operative.
Qualora pervengano voti di opposizione dai club in misura di almeno il 10% del totale, la decisione proposta viene annullata e viene ripresentata a tutti i club che, in tal caso, sono chiamati a votarla per corrispondenza.
Il “RIBI”
La struttura del Rotary International in Gran Bretagna e Irlanda (RIBI) rappresenta un interessante capitolo della nostra storia.
Nel 1914, dopo che il Rotary si era sviluppato dall’altra parte dell’Atlantico, in Gran Bretagna e in Irlanda venne creata un’Associazione Britannica dei club che dipendevano dall’Associazione Internazionale del Rotary.
Poiché durante la guerra i contatti internazionali fra club furono molto limitati, l’associazione britannica mantenne un piccolo numero di club in quella regione.
Dopo la guerra, nel 1922, venne adottato il nuovo statuto del Rotary International secondo il quale entrava in vigore una regola che stabiliva che ogni qualvolta un Paese avesse raggiunto il numero di almeno 25 club, questo sarebbe diventato un’unità territoriale e pertanto sarebbe stato rappresentato in seno al Consiglio Centrale e avrebbe avuto altri poteri specifici.
I club di Gran Bretagna e Irlanda espressero il desiderio di accedere alla configurazione di unità territoriale, mentre nessun altro gruppo nel mondo avanzò la stessa richiesta.
Nel 1927, il Rotary International mise un termine al concetto dell’unità territoriale e riorganizzò i Rotary club in zone ma, ciò nonostante, tutti ” i diritti, privilegi e poteri delle unità territoriali esistenti” vennero considerati come acquisiti.
In definitiva, poiché il RIBI era la sola unità territoriale esistente al mondo, esso ha continuato a funzionare come unità indipendente dal Rotary International, sottoposta, malgrado ciò, a certe procedure di approvazione da parte dello statuto del Rotary International.
Il modello di amministrazione del RIBI è applicabile solo in Gran Bretagna e Irlanda in funzione della loro geografia, lingua e comunità di tradizioni.
In conclusione il RIBI fa parte con pieno diritto del Rotary International, distinguendosi dagli altri club e distretti solo per una struttura amministrativa leggermente diversa.
I Club e i soci
Statuto tipo del Rotary Club
Il Rotary International è l’organizzazione più vasta del mondo.
La si trova in 166 Paesi ed è stata capace di esprimersi in decine di lingue, strutture politiche e sociali, civiltà diverse, sempre rispettosa delle differenze religiose e dei costumi locali.
Com’è possibile che in un’organizzazione così vasta, più di 31.603 Rotary club nel mondo funzionino in modo quasi identico?
La risposta si trova nello statuto tipo del Rotary club.
Una delle condizioni per ricevere la “carta” che dà il diritto di essere riconosciuti come Rotary club è l’accettazione totale dello statuto tipo del Rotary club come è stato approvato nel 1922 e del Regolamento del R.I.
Lo statuto precisa le procedure amministrative che devono essere osservate dai club per lo svolgimento delle riunioni settimanali, quelle per le classifiche e le ammissioni, e ancora quelle relative alla frequenza e al pagamento della quota nonchè quelle attinenti a dichiarazioni pubbliche e alla posizione politica.
Questo documento costitutivo serve di base per tutti i Rotary club del mondo.
Fanno eccezione a questa regola pochi club, esistenti prima de11922, che ritennero di non modificare la costituzione che avevano adottato prima dell’entrata in vigore della nuova impostazione mondiale.
Il fatto di aver adottato universalmente un ordinamento uguale per tutti i Rotary club ha dato al Rotary International una impareggiabile forza di rappresentanza internazionale.
I Membri del Rotary Internazionale
Se si domanda a un rotariano se egli fa parte del Rotary International, molto probabilmente la sua risposta sarà tanto affermativa quanto erronea.
Infatti nessun rotariano può essere membro del Rotary International.
Vi è una semplice spiegazione a questa apparente contraddizione: i documenti statutari del Rotary, infatti, stabiliscono che solo i Rotary club hanno il titolo di membri del Rotary International.
Di conseguenza il rotariano è socio di un club che, a sua volta fa parte del Rotary International.
Per questo, quando negli inviti e nei documenti interni al Rotary, si cita il nome di un rotariano, è sempre indicato il nome del club di appartenenza.
L’ammissione di nuovi soci
Il regolamento interno del Rotary definisce chiaramente la procedura da seguire per proporre la candidatura di un futuro membro del Rotary club.
La proposta deve provenire da un socio del club ed è sottoposta ad una serie di verifiche da parte del Consiglio Direttivo del club e di Commissioni apposite.
La scelta dei nuovi soci è fondamentale per la vita e lo sviluppo dei Rotary Club e deve essere svolta ricercando sempre il miglior equilibrio possibile tra lo sviluppo quantitativo e la necessità di tener alto il livello qualitativo.
I principi per le “classifiche”
Qualsiasi ammissione al Rotary è basata su una “classifica”, termine che descrive genericamente il servizio professionale o imprenditoriale che il socio rende alla società.
Per determinare la classificazione di un rotariano è necessario considerare “l’attività imprenditoriale o professionale principale” alla quale il rotariano è legato.
Il principio della classifica consente anche ripartizioni specifiche all’interno di una determinata categoria, come ad esempio, si può determinare nell’ambito dell’insegnamento universitario, o delle specializzazioni ospedaliere, o delle diverse attività industriali o commerciali e via dicendo.
Ciò che è importante è che il concetto delle classifiche venga attentamente seguito per eliminare eventuali disagi per posizioni professionalmente concorrenziali, ma, soprattutto, consenta ad un Rotary club di avere nel suo interno uno spaccato il più rappresentativo possibile della società produttiva e professionale del suo territorio.
Le donne nel Rotary
Fino al 1989, lo statuto tipo e il regolamento del Rotary International affermavano che solo gli uomini potevano far parte del Rotary.
Nel 1987 il Rotary club di Duarte in California invitò tre donne a diventare socie.
La conseguenza di questa iniziativa fu che il Consiglio Centrale ritirò la carta a quel club per violazione allo statuto del Rotary International.
Il club si ribellò a questa decisione e iniziò un azione giudiziaria contro il Rotary International per violazione dei diritti civili sanciti dallo Stato della California che si opponeva a qualsiasi forma di discriminazione sia sul lavoro che nei luoghi pubblici.
La Corte d’Appello, prima, e la Corte Suprema della California, poi, diedero ragione al club di Duarte contestando al Rotary International il diritto di ritirare la carta al club per il solo motivo di aver ammesso tre donne.
La Corte Suprema degli Stati Uniti appoggiò il verdetto della Corte della California sottolineando la vocazione professionale dei Rotary club e osservando che essi, in qualche modo, sono organizzazioni a carattere pubblico.
Questa sentenza ha dunque consentito alle donne di diventare rotariane in tutte quelle giurisdizioni che applicano simili ordinamenti per quanto riguarda i luoghi pubblici.
Nel 1989 il Consiglio di Legislazione del Rotary International provvide a modificare il testo dello statuto del Rotary International eliminando la precedente discriminazione sessuale.
Da allora numerose donne divennero socie, presidenti e governatori di club e distretti del Rotary.
AI di là della motivazione giuridica che ha aperto la prima porta per l’accesso delle donne al Rotary, bisogna riconoscere che se i club vogliono essere rappresentativi nel territorio in cui vivono, non consentire l’ammissione delle donne di professionalità qualificata e di adeguato valore umano, vuol dire, oggi più di sempre, contraddire una delle caratteristiche degli stessi Rotary club.
Su questo tema, tuttavia, i pareri non sono ancora concordi.
I “Soci seniori attivi”
Lo stato di “socio seniore attivo” è riservato a quei membri che hanno svolto per molti anni servizio nel Rotary.
Un rotariano diventa automaticamente “seniore attivo” dopo aver prestato servizio per almeno 15 anni presso uno o più club oppure qualora abbia raggiunto i 60 anni di età con almeno dieci anni di servizio alle spalle o 65 anni con almeno cinque anni di servizio.
Un rotariano che serva in qualità di governatore distrettuale diventa automaticamente “seniore attivo”.
Se un “seniore attivo” sposta la sua residenza in un altra città, può essere invitato a far parte del club di quella località senza aver bisogno di ricoprire una classifica, infatti, nel momento che un rotariano attivo diventa “seniore attivo”, libera la propria classifica in favore di un altro eventuale candidato di quella stessa classifica.
E’ importante ricordare che “seniore attivo” non rappresenta una specifica classifica poiché è solo una categoria di socio.
Un “seniore attivo” viene sempre identificato con la sua passata classificazione che descrive il tipo di attività professionale che egli svolge o svolgeva.
I “Soci onorari”
Questa categoria è attribuita, in rare occasioni, a persone che si siano particolarmente distinte per eccezionali servizi resi al club e alla società.
Il socio onorario viene eletto per un anno solo e il titolo permanente è oggetto di rinnovo annuale.
I soci onorari non possono proporre nuovi soci al club, non sono tenuti alla frequenza, non occupano posizioni all’interno del club, e sono esentati dal pagamento della quota associativa.
Molti celebri personaggi del mondo politico, culturale, scientifico, sportivo sono diventati soci onorari del Rotary.
Fra i tanti si possono citare: Il re Gustavo di Svezia, il re Giorgio VI d’Inghilterra, il re Baldovino del Belgio, il re Hassan Il del Marocco, Sir Winston Churchill, il Dr. Albert Schweitzer, Charles Lindbergh, Jean Sibelius, Sir Edmund Hillary, Thor Heyerdhal, Thomas Edison, Walt Disney, Dr. Albert Sabin ecc
Il Distretto
Il Distretto è un territorio geografico, in cui i Rotary Club sono raggruppati in vista dei compiti amministrativi del Rotary International.
In tutto il mondo i Distretti sono 529.
Il Distretto è affidato dal Rotary International ad un Governatore che ne è il rappresentante, e si avvale di una struttura normalmente incentrata su Commissioni Distrettuali, e sui ruoli relativamente recenti, dell’Istruttore Distrettuale e degli Assistenti del Governatore.
Il Governatore Distrettuale
Il governatore distrettuale esercita una funzione molto significativa nel mondo del Rotary.
Egli, o lei, è l’unico dirigente del Rotary International nell’area specificatamente designata come “Distretto” e che include un certo numero di club.
I governatori distrettuali ricevono una formazione intensiva in occasione dell’Assemblea Internazionale e assicurano il “controllo di qualità” dei circa 31.603 club attualmente esistenti nel mondo.
Essi sono anche responsabili dei risultati dei club del loro distretto.
Fra i doveri del governatore vi è quello di rendere visita, durante l’anno del suo mandato, a tutti i club del distretto, ma questa visita non assume mai la forma di una ispezione.
AI contrario, il governatore, conscio dell’indipendenza di ogni club, si presenta come un amico con lo scopo di dare eventuali consigli ai dirigenti dei club e con l’intento di sviluppare l’ideale rotariano fra i club del suo distretto e di diventare catalizzatore dei programmi del Rotary.
Il governatore è un rotariano esperto che è disposto a consacrare un anno e più al compito di dirigente volontario del Rotary nell’ambito del suo distretto.
Il governatore conosce i programmi del Rotary in corso e delle loro funzioni, regolamenti, obiettivi ed è persona alla quale si riconosce competenza e serietà nella sua professione, nella comunità e nel suo club.
Inoltre egli, o lei, esegue numerosi compiti specifici per assicurare il mantenimento del massimo standard qualitativo del Rotary nel distretto.
E’ pure sua incombenza quella di promuovere e di realizzare tutti i programmi e attività indicati dal Presidente Internazionale e dal Consiglio Centrale (Board of Directors).
Il governatore organizza e dirige il congresso distrettuale e altre manifestazioni speciali.
Ogni governatore svolge un compito essenziale per quanto riguarda le attività mondiali del Rotary e personifica l’ideale del “service above self”.
L’Istruttore Distrettuale
L’Istruttore Distrettuale è una figura relativamente nuova che il R.I. propone come diretto collaboratore del Governatore.
Il suo ruolo è ancora, per certi versi, non completamente definito, ma la sua funzione va diffondendosi sempre più sia pure con contenuti in parte sperimentali e variabili.
Egli costituisce normalmente il riferimento propositivo e attivo per le attività formative e informative interne del Distretto, collabora con il Governatore nel coordinamento degli assistenti e nella impostazione e organizzazione delle manifestazioni distrettuali.
Gli Assistenti del Governatore
Analogamente all’Istruttore Distrettuale anche gli Assistenti costituiscono ruoli ancora in parte sperimentali.
La loro funzione è comunque generalmente tesa a favorire i rapporti tra il Governatore e un gruppo di club a ciascuno di loro assegnati, assistendoli nelle loro attività, tenendosi costantemente informati sulla situazione dei club, ma rispettandone l’autonomia, facilitando e promuovendo le azioni del Governatore anche con suggerimenti e interventi specifici.
Le Commissioni Distrettuali
Ogni Distretto ha una serie di commissioni composte da rotariani dello stesso Distretto e finalizzate ad assistere ed aiutare i club nel perseguire le iniziative che questi scelgono di fare.
Le Commissioni sono prevalentemente costituite da esperti in una determinata materia rotariana e hanno il compito di svolgere azioni di sensibilizzazione e, soprattutto, di supporto.
Il “Seminario di istruzione per i presidenti eletti” (SIPE)
Il regolamento del Rotary International esige che il governatore eletto di ciascun distretto, con l’assistenza del governatore in carica, organizzi e conduca, nei primi mesi dell’anno, un seminario di formazione per i presidenti eletti dei club del distretto.
Questo seminario, meglio conosciuto con l’acronimo SIPE, ha la durata di uno o due giorni e si propone lo scopo di motivare ed istruire i presidenti che entreranno in carica al primo di luglio.
L’assemblea distrettuale
Poiché i dirigenti del Rotary cambiano ogni anno, è indispensabile provvedere annualmente alla formazione tecnica che consentirà ai nuovi dirigenti dei club di assolvere al loro compito.
L’assemblea distrettuale è la principale manifestazione destinata a formare i dirigenti in ogni distretto del Rotary.
Essa è concepita per incoraggiare e motivare i dirigenti dei club e i responsabili delle commissioni nonchè per fornir loro le informazioni rotariane e lanciare nuove idee.
Alcuni dirigenti del distretto animano discussioni specifiche riguardanti l’amministrazione del Rotary e progetti di servizio con l’intento di aiutare i partecipanti ad avere una maggiore comprensione dei problemi e delle opportunità che li attendono nell’anno del loro mandato.
L’assemblea distrettuale è anche occasione per il nuovo governatore per far conoscere il suo programma nonché quello del Presidente Internazionale e per descrivere i dettagli del suo bilancio preventivo e il calendario delle sue visite ai club.
Il successo di ogni club dipende frequentemente anche dall’impegno con il quale i suoi delegati seguono i lavori dell’assemblea.
Il Congresso Distrettuale
La maggioranza dei rotariani non è mai stata presente ad un congresso distrettuale rinunciando, così, ad una delle prerogative più gratificanti alle quali i membri dei club possono accedere.
Il congresso distrettuale è aperto a tutti i soci dei club e alle, o ai, loro consorti; infatti esso non è riservato solo ai dirigenti e ai membri delle commissioni dei club.
L’obiettivo del congresso è quello di sviluppare i rapporti interpersonali tramite una manifestazione vivace alla quale partecipano conferenzieri brillanti che sviluppano temi interessanti che consentono ad ognuno di comprendere quanto è significativa la sua partecipazione al Rotary.
Il Congresso Distrettuale è anche l’occasione per deliberare decisioni importanti che prevedano, appunto, il parere formalmente espresso dai partecipanti.
Ogni distretto del mondo organizza un congresso annuale al quale viene attribuita una tale importanza da far si che il Presidente del Rotary International deleghi un rotariano particolarmente preparato per rappresentarlo.
Questo delegato tiene, a nome del Presidente Internazionale, una allocuzione.