PASSAGGIO DELLE CONSEGNE 2014
Il saluto del presidente uscente
Giuliano Arbizzani
E’ trascorso un altro anno rotariano.
Per me si è compiuto un ciclo pluriennale di attività.
Sono stato ammesso al Club nel 2002 qui a Cesenatico, negli anni successivi sono stato coinvolto in tante attività del Club che hanno riempito la mia vita assieme alla mia famiglia e alla mia attività professionale.
Sono arrivato ad assumere la presidenza del Club qui, a Cesenatico, l’anno scorso, e pur conoscendo ormai profondamente il mondo del Rotary mi sono sentito schiacciato dalle responsabilità che mi attendevano e quasi non sono riuscito nemmeno a pronunciare un discorso programmatico.
Ad un professionista in piena attività, la crisi economica che ci sta opprimendo, richiede una attenzione e un carico di lavoro supplementare notevolmente superiore ai tempi precedenti, dovere poi costantemente assolvere a tutte le attività richieste dal Rotary, e solo a titolo di esempio posso citare le nove riunioni distrettuali, per altrettanti sabati a cui ho dovuto partecipare, diventa una missione impossibile.
Dopo quest’anno devo confessare che sono assolutamente provato e stanco e avendo continuato a organizzare le attività, compreso quella di questa sera, solo oggi e a fatica mi sono ritagliato uno spazio per produrre un consuntivo.
Eppure, mano a mano che focalizzavo l’anno, è emersa una grande soddisfazione.
Subito il primo pensiero prepotente di quest’anno è il nome Rotonda Paul Harris.
Le radici del progetto sono lontane, risalgono addirittura al 2003 quando presentammo la prima richiesta al Comune per intitolare una strada al nostro fondatore e poi via via tutte le altre attività fino all’inaugurazione l’anno scorso di quell’importante infrastruttura all’incrocio tra la via Emilia e l’ E45.
Dovendo approntare un progetto e poi di conseguenza un bilancio adeguato sono stato nell’incertezza per tutto l’anno.
Ma poi il concorso mi ha riservato una grande soddisfazione, addirittura una scommessa azzardata sulle capacità dei giovani ha prodotto un progetto di qualità, economico, persino apprezzato dall’amministrazione pubblica come porta della città, e mi ha permesso di allargare l’azione del Club verso le nuove generazioni.
Ma ancora l’azione verso le nuove generazioni mi ha riservato le più belle soddisfazioni che mano a mano, sono affiorate nella mia mente come meravigliosi fuochi d’artificio.
Come si può non ricordare i giovani del progetto Venezia, i giovani del Ryla, il giovane del Conservatorio Maderna di Cesena, i nostri ragazzi del Rotaract, a cui ora aggiungo anche le due architette della rotonda ma, anche gli altri partecipanti al concorso.
Ma vi vorrei ricordare una ragazza che in realtà non avete conosciuto, devo fare una premessa che parla ancora di me, di come sia schivo a partecipare ai momenti di rappresentanza perché penso sempre che invece avrei dovuto fare di più, di quanto ancora riesca a camuffarmi con un aspetto sufficientemente giovanile mentre non è più assolutamente vero, e infine che con l’età mi capita sempre più spesso di commuovermi.
E mi sono commosso durante la conferenza stampa dell’iniziativa al teatro Bonci delle stelle di Natale ammirando il sorriso della Giovane oncologa che grazie alle nostre strenne andrà a studiare una particolare nuova attività terapica d’avanguardia negli stati uniti e in quel momento pensavo che avrei dovuto fare di più.
I valori del Rotary che ben conosciamo e che sono l’anima della nostra associazione, hanno il presupposto necessario nell’amicizia che lega tutti i soci e senza la quale nessun attività è possibile.
Quindi anche senza preannunciarlo la seconda principale azione di quest’anno è stata volta a rafforzare l’amicizia e la coesione del club, sono stati coinvolti più soci nelle attività e sono stati chiamati a relazionare al club sulle loro attività Mauro Ravaglia, Mauro Bonacci, Leonardo Wolenski, Gianluca Manuzzi e Augusto Patrignani e lasciatemelo dire sono state tutte piacevoli sorprese per le loro qualità umana e professionale che confermano la capacità del club nel cooptare i propri soci.
I nostri service non possono essere trascurati in realtà tutto quello che facciamo tutte le nostre azioni sono service.
Quest’anno la rotonda ha compresso la possibilità di fare tanti service e devo dire che i miei dolori sono stati il non potere aderire a diverse iniziative a cui avrei voluto partecipare.
Però mi ha inorgoglito il nostro supporto alla coraggiosa ricerca sulla sindrome di down, un’altra scommessa che spero possa produrre un bellissimo frutto.
Quell’iniziativa ha prodotto in me tante riflessione perché non essendone mai stato toccato non avrei mai sospettato che, in realtà, i ragazzi che sovente chiamiamo infelici non sono affatto infelici e addirittura la loro presenza renda le loro famiglie più coese e compartecipi.
E incominciamo con i ringraziamenti, subito la prima incredibile sorpresa è stata mia moglie Paola. Sembrerà incredibile ma in tanti anni di comunione raramente ci siamo trovati a dovere operare assieme, eppure un presidente nella mia condizione professionale non può riuscire in un incarico come questo senza un costante supporto.
Delle qualità di mia moglie potrei parlare a lungo ma basti dire che senza di lei la famiglia non avrebbe senso e la tornerei a sposare ancora oggi.
Ma questo mi permette di ringraziare tutto il nostro Comitato Consorti da cui quest’anno mi sono tenuto ben distante evitando assolutamente di dare qualunque direttiva, addirittura facendo persino il lavativo durante certe iniziative e però non posso che ammirare l’organizzazione le qualità e i tanti service che hanno prodotto dando persino un consistente apporto al service principale del club. Per tutto questo ma anche per quello che non ho dettagliato grazie al comitato consorti.
Un secondo caloroso grazie alla banda Venturi, allargata non solo ad Antonio e Ivan ma a tutta l’allegra combriccola che anche quest’anno ha organizzato il torneo di Calcio intitolato ad Alfredo Valentini che non solo ha fatto felice duecento ragazzini, ma che ha anche avuto un ulteriore risvolto service devoluto all’Irst di Meldola.
Un ringraziamento a Giacomo Ricci che mi ha affiancato nella programmazione delle conviviali.
Un ringraziamento al gruppo che mi ha affiancato e che porterà avanti nei prossimi anni il progetto della rotonda Trevisani e Campanini in particolare.
Un ringraziamento a tutto lo staff del club Deflorian Ghirotti e Pirini senza i quali tutto non può procedere.
Un ringraziamento al Consiglio del Club: Montalti, Castagnoli, Bonacci, Wolenski, Ravaglia, Manuzzi, e in particolare un in bocca al lupo per Paolo Montalti,
Un ringraziamento a Franco Pieri perché non si vede ma c’è sempre.
Un ringraziamento ai componenti di tutte le Commissioni anche perché qualcuna in quest’anno è stata duramente provata.
Devo ancora ringraziare Antonio Venturi e Umberto Selleri perché mi hanno costantemente consigliato e hanno presidiato alcune operatività fondamentali del Club.
Devo anche ringraziare l’operatività del nostro Rotaract e ricordare la fortissima emozione che mi ha procurato donare il collare con il nome dei presidenti Rotaractiani al loro club in occasione del festeggiamento degli oltre trent’anni di attività.
Infine un saluto al nuovo distretto Rotary 2072 che in quest’anno ha saputo superare il frazionamento, che ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefisso e che ha lanciato una nuova sfida per il futuro: sapere riaffermare con più forza i valori del Rotary per potere superare questo momento che attraversa l’italia con una corruzione dilagante.
In conclusione produco i miei migliori auguri al mio successore Andrea Paolo Rossi di sapere cogliere nel suo anno gli obiettivi che il club gli ha affidato.
Giuliano Arbizzani