UNA LEZIONE DA NON DIMENTICARE
"Questi ragazzi hanno una grande dote, quella di tirare fuori il meglio da ognuno di noi".
Questo un passaggio del genetista prof. Pierluigi Strippoli, responsabile del Laboratorio di Genomica dell'Università di Bologna, intervenuto alla conviviale del Rotary Club Cesena, presieduto dall'ing. Giuliano Arbizzani, che quest'anno ha donato proprio al Laboratorio di Genomica, guidato dal prof. Pierluigi Strippoli, un'importante attrezzatura necessaria per la ricerca genica sull'origine delle problematiche dei ragazzi down.
L'incontro si è tenuto la scorsa settimana presso il ristorante "Le Scuderie".
I ragazzi di cui ha parlato il prof. Strippoli sono affetti, infatti, dalla sindrome di Down.
"La sindrome di Down – ha ricordato il prof. Strippoli - è la più frequente anomalia cromosomica dell'uomo, con la frequenza di un caso ogni 700 nati vivi.
Le persone con sindrome di Down soffrono in particolare di una disabilità intellettiva, sebbene affettività e socialità siano perfettamente conservate, anzi è nota la loro capacità di suscitare intorno a sé un clima di intensità affettiva più grande del normale.
Nel 1959 il giovane medico parigino Jérôme Lejeune identifica la causa della sindrome nella presenza all'interno delle cellule di un cromosoma, ossia di una molecola di DNA, in eccesso.
Le persone con sindrome di Down possiedono tre copie del cromosoma 21, trisomia 21, invece delle due normalmente presenti.
Con questa scoperta – ha proseguito Strippoli - viene fondata la genetica medica moderna, in quanto per la prima volta un sintomo clinico viene correlato ad una alterazione del materiale genetico".
Diventa anche possibile studiare in dettaglio il meccanismo della sindrome, ossia come faccia il cromosoma 21 in eccesso a determinare i sintomi, in vista di un possibile intervento farmacologico di cura dei soggetti trisomici.
Il Prof. Lejeune credeva fermamente nella possibilità di trovare una terapia.
"Il nostro gruppo di ricerca universitario – ha terminato il prof. Pierluigi Strippoli - intende studiare sistematicamente la struttura e la funzione del cromosoma umano 21 e dei geni in esso contenuti per contribuire alla individuazione di possibilità terapeutiche innovative.
Negli ultimi anni abbiamo identificato uno dei geni di questo cromosoma sfuggito alle analisi precedenti condotte nell'ambito del progetto genoma, abbiamo descritto alcune caratteristiche generali della struttura e della funzione del cromosoma 21 nel suo complesso e abbiamo messo a punto metodi originali utili per l'analisi del genoma umano".
Una lezione da non dimenticare ci perviene dal prof. Pierluigi Strippoli e dai ragazzi che lui e il suo gruppo di ricerca vogliono aiutare.
Il prof. Strippoli ci insegna di diffidare dalle profezie che si autoavverano, infatti, se diamo per scontato che una malattia non si può curare allora saremo portati a non fare nessuna ricerca per trovare una cura a tale malattia e, di conseguenza, questa resterà certamente incurabile.
I ragazzi Down, invece, ci insegnano che soldi, successo e potere non danno sapore alla nostra vita come una carezza, un sorriso ed uno sguardo.
Infine il prof. Jérôme Lejeune ci lascia la lezione più importante ovvero continuare le sue ricerche, alle quali lui a dedicato tutta la sua vita, affinché un giorno la sindrome di Down sia sconfitta.
Questo impegno lo dobbiamo noi tutti al prof. Jérôme Lejeune e ai "suoi ragazzi".
Maurizio Cappellini