IL SALUTO DEL PRESIDENTE
GIULIANO ARBIZZANI


Cari amici rotariani e gentilissimi ospiti, buonasera.
Hanno detto che tendo a farla lunga e quindi vi stupirò essendo il più coinciso possibile.

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Per prima cosa questa sera è la festa di Sara e quindi senza meno per tutto quello che ha dato al nostro club vi chiedo un caloroso applauso.
Ecco, ora, a me, sono entrato nel club 11 anni fa in questa sala e mai e poi mai allora avrei creduto che un giorno sarei stato chiamato a servirlo con tanta responsabilità.
In questi anni mi ha accompagnato l'orgoglio di essere un socio di questo club.
Come ingegnere uso gli indicatori statistici per misurare tutto e, i miei indicatori, rivelano che per amicizia attività svolte e service questo è indiscutibilmente un bel club, peraltro non avevo bisogno di indicatori per saperlo.

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La ruota gira sempre e non è possibile fermarla domani con il collare al collo, a Bologna, dopo l'ennesimo ripasso della lezione di bravo presidente, brinderò con gli altri Presidenti alla nascita del nuovo Distretto.
Oggi assieme a voi vorrei idealmente ringraziare figurativamente il Signor Distretto 2070 per le innumerevoli azioni che ha realizzato e vorrei fare gli auguri al nuovo Signor Distretto per come raccoglierà l'eredità e per tutto ciò che di meraviglioso, io so, che saprà realizzare, per questo, adesso, vi chiederei da fare assieme a me un brindisi al nuovo distretto.
Mi sono già dilungato a lungo e devo ancora iniziare, allora alcune indicazioni per il nuovo anno.
Prima di tutto i giovani.
Stiamo vivendo l'emergenza delle nuove generazioni che richiedono le più grandi attenzioni per il loro futuro.
Il motto che ho inserito come fronte per il nostro sito web è più che mai attuale: "ogni rotariano deve essere di esempio ai giovani", però questo non basta e, quindi, anche quest'anno, il supporto al progetto Venezia, che porterà i migliori 16 ragazzi dei nostri licei alla Conferenza Mondiale della Scienza, per vivere un esperienza che possa essere di grande influenza per il loro futuro ma, anche, sperando che quei ragazzi conoscendo il nostro Rotaract, che li accompagnerà a Venezia, possano conoscere i nostri valori e quindi raccogliere il testimone del Rotaract che, come ben sapete, per i limiti di età è, sempre in costante ringiovanimento.

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Ovviamente ancora il nostro supporto al Ryla e alla varie borse di studio per i giovani sponsorizzate dal nostro Club.
Per il nostro service in collaborazione con la Rotary Foundation, quest'anno, seguendo la linea degli ultimi services del club, abbiamo pensato di sostenere gli studi per la ricerca a una cura alla trisonomia, cioè la malattia genetica che conduce al cosiddetto mongolismo nei bambini.
Per spiegare meglio questo service dovrei dilungarmi molto e, quindi, vi rinvio ad un momento specifico in una prossima conviviale, adesso vorrei solo spiegare brevemente che la ricerca del settore si è focalizzata sino ad ora principalmente nella diagnostica prenatale della trisomia e ad offrire la possibilità alle madri di scegliere se far nascere o meno questi bambini, a Bologna c'è un professore che coraggiosamente ha deciso di svolgere le sue ricerche per l'individuazione di una cura e, pertanto, ho deciso di dare un sostegno a queste attività acquistando un attrezzatura "genetica" di cui necessita.
Un ulteriore azione che il club dovrà svolgere riguarda la rotonda intitolata a Paul Harris, da quando è stata inaugurata vi circolo due o tre volte la settimana e nonostante ben due sfalci di erba anche oggi, come a volere sottolineare la vigoria dell'organizzazione ideata da Paul Harris, l'erba è incredibilmente alta.
Quindi ci occuperemo di mettere in sicurezza per il decoro permanente la rotonda e per questo chiederò il sostegno del Club.
Il Rotary ci chiede di contribuire anche quest'anno al sostegno all'iniziativa per l'eradicazione della Polio e noi non ci sottrarremo, in proposito, fatemi fare un ringraziamento anticipato a tutto quello che farà il nostro gruppo consorti e ancora un ringraziamento a mamma Chicchi per il suo coordinamento degli ultimi anni.
E ancora a proposito raccomando a Sara di incoraggiare il proprio consorte ad unirsi al gruppo.
Continuerò la severità rigorosa di Sara, in una condotta austera del club, per potere rivolgere il più possibile delle risorse del club ai nostri service.
Non avrò un filo conduttore principale dell'annata ma, via, via, porterò le nostre conviviali verso tanti argomenti diversi che, ora, non anticipo anche perché se parlassi di tutte le iniziative che vedono coinvolto il nostro club e che saranno supportate, sarebbe veramente difficile essere breve.
Infine la mia attenzione si rivolgerà alla amicizia nel nostro club, oramai 109 soci sono tanti e quindi avrò sempre la costante cura ad aumentare l'affiatamento tra i soci del club e, in proposito, mai, come nel prossimo anno, i soci saranno chiamati a relazionare sulla loro attività nelle nostre serate.
A tutti arrivederci buon annata e buon proseguimento di serata.

    Giuliano Arbizzani

Sara Santoro Bianchi passa il testimone a Giuliano Arbizzani

Nell'ottica dell'alternanza alle sue posizioni di vertice che, da sempre, contraddistingue il Rotary facendone così un'organizzazione democratica e sempre in continua evoluzione, anche quest'anno è giunta l'ora del cambio alla presidenza al Rotary Club Cesena. Il passaggio delle consegne dalla presidente uscente l'archeologa Sara Santoro Bianchi al neopresidente l'ingegnere Giuliano Arbizzani si è tenuto la settimana scorsa presso il Grand Hotel di Cesenatico. "Era una sfida piena di trappole - ha ricordato Sara Santoro Bianchi - anzitutto ero la prima donna presidente, e c'erano molte aspettative, che era facile deludere. Abbiamo fatto tre grandi iniziative di grande visibilità - ha proseguito il presidente uscente - che ho ereditato dai miei predecessori lungimiranti e creativi: il concerto di Natale, il Memorial Valentini a cui si è aggiunta Rotary e Romagna in festa, che diventerà certamente un felice appuntamento tradizionale. Dei nostri services abbiamo già ampiamente parlato venerdì scorso, ma vorrei sottolineare l'entità di quanto è stato donato e l'ampiezza delle iniziative, sia a livello locale che internazionale. Posso, possiamo dirci molto soddisfatti, e orgogliosi di essere rotariani, e rotariani di Cesena. Abbiamo fatto del bene, siamo stati bene fra noi. Ed il neopresidente, Giuliano Arbizzani, ha accolto con emozione ed entusiasmo la guida del Rotary Club Cesena per l'annata 2013-2014 consapevole che tante cose devono, e possono, essere fatte dal Rotary Club Cesena per contribuire, nello spirito del Rotary, a migliorare il mondo. Arbizzani è determinato a far si che il Rotary possa proseguire nella sua opera di crescita personale, realizzando incontri con i maggiori esperti nei vari ambiti di interesse, e nella crescita della comunità locale, e non, con services al servizio di chi è meno fortunato di noi. Nella serata sono state consegnate anche le onorificenze " Paul Harris Fellow " a Pietro Castagnoli, Giuliano Arbizzani, Ivan Venturi, Antonio Venturi Casadei, Cristina De Paoli ed è stato inoltre presentato agli intervenuti il neo socio Arturo Santini.
    Maurizio Cappellini

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