"DALLA RICERCA ALLA PRODUZIONE PASSANDO DALLA PROMOZIONE...
COSÌ SI VINCE LA CRISI "
Precedente
"Innovare non serve a nulla se non si sviluppa un prodotto e se il prodotto non viene adottato.
Se un ricercatore fa una scoperta ma poi non si riesce a trasformare tale scoperta in un prodotto/servizio per la collettività perché, ad esempio, la scoperta rimane circoscritta e non trasferita in modo appropriato alle aziende potenzialmente interessate, questa ricerca rimarrà fine a se stessa ed inespressa".
Questo un passaggio chiave dell'intervento di Marco Baccanti, presidente del comitato Innovazione e Ricerca di Confindustria Emilia Romagna, nel suo intervento al Rotary Club Cesena, presieduto dalla prof.ssa Sara Santoro Bianchi, dal tema ' Trasferimento tecnologico e innovazione, dalla Romagna agli Emirati Arabi '.
L'incontro si è tenuto la settimana scorsa presso il ristorante 'Le Scuderie'.
Marco Baccanti è stato, tra l'altro, product development manager e product line manager di Carlo Erba Instruments di Milano, direttore generale di Centuria-Rit Parco Scientifico Tecnologico di Cesena, direttore generale di Science ParkRaf del San Raffaele di Milano, executive director presso DuBiotech (Dubai Biotechnology Research Park) a Dubai per il Governo degli Emirati Arabi Uniti, direttore business unit Health presso Technogym di Cesena ed è, attualmente, anche membro dell'executive strategy board dell'organizzazione KIC 'Foodbest' in rappresentanza dell'industria italiana alimentare a Bruxelles nonché, con la sua società Spark, consulente su technology transfer, innovazione, internazionalizzazione e business development.
"Per creare valore – ha spiegato Marco Baccanti – è spesso necessario trasferire il know how da un interlocutore all'altro.
Oggi infatti è difficile che un'azienda, presa sempre di più dal problema di far quadrare i bilanci, possa dedicare risorse ed energie ad intraprendere ' nuove strade di business ' che non siano quelle della routine quotidiana, invece – ha proseguito Baccanti – è proprio sull'innovazione e sul mettere in discussione le certezze di oggi che si gioca la partita della competitività del prossimo futuro.
La mia esperienza di manager, prima in Italia e poi a Dubai, mi ha rafforzato nell'idea che solo investendo nelle tre T ovvero Tecnologia, Tolleranza e Talento, teoria sviluppata dal ricercatore Richard Florida, è possibile sviluppare una florida economia.
Di grande esempio per il nostro Paese può essere proprio Dubai che dal 1970 ad oggi, non solo grazie al petrolio, ha visto uno sviluppo economico della sua società unico al mondo.
Il progresso di Dubai – ha continuato il dott. Baccanti – è dovuto principalmente all'applicazione delle tre T di Richard Florida ovvero a grandi investimenti in tecnologia, all'attrazione da tutto il mondo di 'cervellì da portare a Dubai e alla tolleranza verso le loro culture di origine".
Precedente