Economia spirituale e creativa

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Poichè in maggio del 2011, nel scorso del mio anno di presidenza di questo Rotary, avevo invitato la dott.ssa Fabbri a parlarci del "Cervello maschile e femminile", sono stato molto contento che l’amico Antonio l’abbia nuovamente invitata, quasi come un ideale proseguimento delle "idee" allora appena esposte, che riguardano non solo marginalmente i rapporti uomo-donna, ma anche argomenti fondamentali per una più corretta programmazione del nostro futuro, quali i "valori etici e solidali" sui quali vorremmo in futuro fosse impostata la nostra economia.

Roberta Fabbri

La dott.ssa Fabbri ci ha invitato a riflettere come l’imperante spinta al consumismo degli ultimi anni ci abbia quasi privato di importanti valori etici ( lealtà, solidarietà, ecc.) che ormai il consumatore dei nostri giorni, specialmente se giovane, considerano fondamentali in ogni campo, anche in economia.

Roberta Fabbri, Antonio Venturi Casadei

La relatrice, con accettabilissima "partigianeria di genere", ha attribuito la responsabilità della attuale situazione al predominio del "cervello rettiliano", possessivo, senza scrupoli, capace di dominare, prevalentemente maschile.

Roberta Fabbri, Antonio Venturi Casadei

Ha inoltre inteso far conoscere a noi tutti che le neuroscienze, in particolare le ricerche sviluppatesi negli ultimi anni, paiono confermare una differenza non tanto anatomica quanto "funzionale" dei cervelli maschile e femminile, con "maggiore attitudine "del cervello femminile alla "valutazione del particolare", alla "empatia", con una carica di emotività, di intelligenza creativa, di etica, di multidisciplinarietà che sembra destinarlo al "predominio futuro", anche in economia

Anche se, ricorda la relatrice, la donna è antropologicamente NON portata per il potere, ed auspica un maggiore contatto con la famiglia e con la natura.
L’economia richiede infine un ripristino della filosofia e la necessità di un processo di insegnamento per i giovani basato sulla "rivalutazione di importanti valori etici", sulla quale credo sia impossibile non essere d’accordo.
Non essendo un economista non mi permetto commenti sull’ipotizzato "futuro predominio" in campo economico del "genere femminile" ma, come medico fisiatra che per molti anni si è dedicato alla riabilitazione dei malati neurologici, posso affermare che le nuove ricerche e numerosi studi nel campo delle neuroscienze, con utilizzo di tecniche sofisticate (Risonanza Magnetica Funzionale, ecc.), sostanzialmente confermano quanto sostenuto (anche lo scorso anno) dalla dott.ssa Fabbri sulla esistenza di differenze del cervello maschile e femminile sotto l’aspetto strutturale, biochimico e funzionale: credo sia saggio tenerne conto.

    Umberto Selleri

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