XL Congresso Distretto 2070

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Saluto del Governatore Pierluigi Pagliarani

E allora domani...?
Come diceva Raoul Follereau nel testamento dedicato ai giovani, il domani siete voi, i vostri figli, i vostri nipoti il futuro del Rotary cui guardare per dare un senso alla vita e al nostro sodalizio.

Il podio con le citazioni dei grandi P.I.

Arrivato alla fine di questa straordinaria esperienza, posso dire come Calderon de la Barca nel 17° secolo: “La vida es sueño”
Cos’è mai la vita?
Una frenesia?
Un’illusione, un’ombra, una finzione?
E il più grande dei beni è poi ben poca cosa, perché tutta la vita è sogno e gli stessi sogni sono sogni!
La vita è un sogno e questa esperienza me lo ha insegnato, non riuscirò mai a ripagare il Rotary per quello che mi ha dato.
Può succedere a volte che uomini volino, camminino su un filo o fluttuino nell’aria come a voler sfidare la forza di gravità.
Questa è la magia del circo e della vita, lo spettacolo che miscela le arti teatrali, musicali e della danza e che affascina sin dai tempi antichi grazie ad un’atmosfera totalmente eccentrica e onirica.
Questo è il mestiere del Governatore.
- Avrei voluto dare entusiasmo ai club
- Avrei voluto far capire che "ne vale la pena"
- Avrei voluto far comprendere che nel Rotary deve esistere la pace per poterne parlare e poterla praticare
- Avrei voluto diffondere l’amore e la fedeltà al Rotary
- Avrei voluto far capire che il Rotary è cultura, è rispetto delle culture, è rispetto delle idee degli altri, chiunque essi siano, eccellenti nella professione ed eccellenti nella vita
- Avrei voluto far capire che fare i presidenti significa motivare, condividere e fare insieme
- Avrei voluto far capire a tutti che il Rotary non è fatto da uomini e donne ma da professionisti, di buon carattere, che si danno per gli altri
- Avrei voluto far capire che nel Rotary lavorare non è un hobby, ma un dovere
- Avrei voluto far capire che non esistono incarichi piccoli o grandi, quelli che richiedono maggiore dedizione esigono più tempo, che va trovato nella 25° ora
- Avrei voluto far capire che le frasi che cominciano con "altrimenti io... allora io... se si fa così...", non sono degne degli uomini, figuriamoci dei rotariani.
- Avrei voluto far capire che il Rotary siamo noi, così come siamo e che il Rotary è grande se lo siamo noi, è importante se lo siamo noi, è vero se lo siamo noi
Voglio ringraziare in ogni modo quel socio di quel piccolo club, che dopo la mia relazione, quando tutti avevano già incominciato a cenare, silenziosamente si è alzato ed è venuto a dirmi: "grazie sono un socio debole che frequenta poco e ti prometto che dopo stasera comincerò a frequentare".
Grazie amico rotariano sconosciuto se hai frequentato e lavorato, grazie ugualmente per la tua di-chiarazione di intenzione di farlo, che a metà percorso, mi ha dato speranza e l’energia necessaria ad arrivare alla fine.
Ed ora i miei ringraziamenti a tutte le donne, a tutti i giovani, a tutti i vecchi come me ed oltre, a tutte le risorse del 2070, a tutti i rotariani, anche quelli che hanno fatto zero, ma che sono ancora con noi perché possono solo migliorare.
Ed ora, essendo nato poco distante da Sarsina, il paese del grande Plauto vi dico come lui direbbe:
"Ora applaudite se sono stato bravo, altrimenti applaudite ugualmente ché ho finito".

Passaggio delle consegne fra PierLuigi Pagliarani e Franco Angotti

Ora a te Franco: a fine mese la nave attende un nuovo capitano e si aspetta che sia sempre migliore del precedente, deve essere il solo per decidere la rotta, questo è il suo dovere.
Avrai in più un nuovo compito, quello di accompagnare i due Governatori dei nuovi distretti.
Buona fortuna a te e Giovanna.
PierLuigi

Riflessioni del Presidente del Congresso,
Pietro Castagnoli

Il XL Congresso Distrettuale a Rimini

Il Governatore PierLuigi Pagliarani

L'1-3 giugno 2012, sono stati tre giorni incandescenti con tre volti, tre modi diversi di guardare al futuro.
"Guardiamo al futuro" è il motto del "nostro" Governatore Pierluigi Pagliarani, rivolto ai giovani e alla crisi che ci sovrasta e che pure dovremo superare e con fede, come è avvenuto anche in altri momenti storici.

Partecipanti al Palazzo dei Congressi di Rimini

Un congresso rotariano non è soltanto il bilancio di ciò che si è fatto in un anno, ma una consegna per chi verrà dopo, a continuare. Pierluigi è stato il Governatore del "fare" come gli è stato riconosciuto da tutti, anche da chi non lo conosceva bene.
Ha moltiplicato le iniziative della Rotary Foundation, ha condotto la suddivisione del Distretto nelle due Regioni storiche Toscana ed Emilia-Romagna e Repubblica di San Marino, secondo linee ben precise, ha predisposto la successione dei rispettivi Governatori per il 2071 e 2072 con tempestività.
Al Congresso però ha voluto farci capire tre problemi di fondo in tre luoghi diversi, prima il Tempio Malatestiano da cui parte la nostra civiltà moderna, il luogo di culto dell'umanesimo cristiano con la fondazione dell'uomo nuovo.
Il luogo d'incontro tra Oriente ed Occidente…
Poi al Palazzo dei Congressi il discorso di Letizia Moratti sull'equità tra le generazioni e la salvaguardia del mondo giovane che si affaccia alla vita tra le turbolenze di una crisi economica che coinvolge le responsabilità di tutti e non solo delle istituzioni democratiche a partire dalla scuola, dalla salute e dall'ambiente.

L’intervento di Letizia Moratti

La domenica è l'incontro a San Patrignano con i 1500 giovani che escono dalla droga, una esperienza per gli ultimi.
Qui non contavano più statistiche e successi di aiuti umanitari.
E nemmeno le tende ai terremotati dell'Emilia.

Il pranzo con i ragazzi di San Patrignano

Il pranzo a San Patrignano è stata la chiave della verità.
C'è qualcosa che non funziona nella nostra cultura.
"Funzionare" è il termine della filosofia della scienza agli ultimi stadi, si usa quando non si riesce a stabilire i fondamenti, come avviene nella fisica quantistica, ma non basta.
Questi ragazzi ci hanno raccontato la loro impotenza.
"Qualcuno" prima e in alto ha lasciato fare.
L'anomia porta al suicidio e anche all'aggressività.
E'la tragedia attuale dell'Occidente da cui siamo venuti.
Paul Harris ci ha richiamati: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso, anzi in senso positivo: fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te stesso.
Per il suo trascendentalismo l'io è uguale al noi, ma è ancora così?
Finito il pranzo 1500 ragazzi e 500 di noi ci siamo alzati in piedi a battere le mani a lungo e in silenzio: non c'erano parole, era la nostra preghiera insieme, un battito di cuori all'unisono.
Si potrà cambiare, ognuno con il suo cuore e la mente?
Le grandi rivoluzioni cominciano dall'intimo.
Grazie Pierluigi e Nadia. Poi in un dischetto rivedremo ogni istante dei tre giorni, ma quel che ci aiuta ce lo portiamo con noi.
Pietro e Myriam

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