Siamo tutti italiani ma solo noi romagnoli
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Una serata all'insegna della cultura, della solidarietà e dell'allegria quella trascorsa in compagnia dell'architetto e scrittore Alessandro Savelli invitato alla conviviale del Rotary Club Cesena, presieduto da Antonio Venturi Casadei, e tenutasi la scorsa settimana presso il Ristorante Hotel Casali.
Tema della serata Romagna e romagnolità, il folclore e le tradizioni romagnole raccolte nel suo libro dal titolo 'Siamo tutti italiani, ma solo noi romagnoli' (editore: Il Ponte Vecchio), una raccolta di aneddoti romagnoli, che ha raggiunto la sesta edizione.
L'architetto Alessandro Savelli ha lavorato in diverse città italiane ed estere ed ha firmato diversi oggetti e mobili per l'industria.
È stato uno dei fondatori del Telefono Azzurro, organizzazione a protezione dell'infanzia, e per la quale scrive libri di favole i cui diritti d'autore vanno a sostegno della stessa organizzazione (i libri si possono richiedere direttamente al Telefono Azzurro).
Tra i vari titoli pubblicati, ricordiamo, C'era una volta...Paperrottino,...un Pesciolino Rosso,...le storielle di nonno Gufo,...Batuffolo,...due Orsetti,...Nadir, C'era una volta...Gulliver, l'avventura di Rico e Verata, l'avventura di Pinna Blu, C'erano una volta Gnomi e Folletti.
Tre dei suoi libri di favole hanno partecipato al concorso nazionale e biennale sulla letteratura infantile creato da Indro Montanelli e sono sempre stati selezionati tra i cinque finalisti piazzandosi uno al secondo posto, uno al terzo ed uno al quarto.
Alessandro Savelli ha inoltre scritto il libro 'Tutti si meravigliano dei Romagnoli. Noi compresi' (editore: Alex) dove viene ribadita un certo tipo di romagnolità già espressa nel primo libro.
Alessandro Savelli ha saputo conquistare, grazie anche alla sua grande capacita comunicativa e alla sua umanità, tutti gli intervenuti alla serata del Rotary Club Cesena facendo emergere gli aspetti più divertenti dell'essere romagnolo ma anche la genialità e la tenacia di un popolo che è passato, negli anni, dalla miseria al benessere.
Un popolo, quello di Romagna, che rischia oggi di perdere il legame con le sue tradizioni più profonde e sopratutto la voglia di prendersi in giro, qualità che gli ha permesso di superare, in passato, anche le situazioni più difficili.
Maurizio Cappellini
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