RICORDO DI GILBERTO ORIOLI
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E così, dopo Tommaso Cantori, il nostro Bibi, anche Gilberto ci ha lasciato, due sommi architetti della nostra città.
Gilberto era l'uomo del rigore intellettuale elegante e della probità professionale più riservata.
Ora Valentina ne dovrà valorizzare l'opera con l'impegno di una figlia che dovrà essere migliore del padre e Maria Pia serbare preziose memorie di un protagonista della cultura cesenate.
Bene ha fatto Don Luciano, il "missionario", a commuoverci.
Non basta battersi il petto per essere cristiani, ma ci vuole una testimonianza di vita nella qualità professionale che diventi un dono per tutti.
Ricordiamo la sua presenza riservata, ma di seria amicizia, nel Rotary.
Nel suo anno di Presidenza nel ‘95-96 ci ricordò che la vecchia Cesena fu costruita sul Cesuola, la Giula, che la taglia in due e nel passato fu causa di allagamenti disastrosi e la pose all'attenzione per i restauri ai giovani architetti.
La mostra dei reperti archeologici rientrava in questa sua ricerca della qualità della vita nella cultura professionale in cui gli bastava una matita e un foglio per esprimere una creatività rigorosa, niente computer.
Aveva fatto propria la mia proposta nel '90 di un Liceo classico aperto a tutti in una "educazione continua" o permanente e per i locali storici del Palazzo Guidi già sede dell'Istituto Industriale lavorò per un progetto che però il Sindaco Preger non poté accogliere per mancanza di fondi, un'occasione perduta per la città, ma che ci lascia il ricordo di un amico dalla generosità unica.
Donava senza chiedere.
Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro
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