Claudio Cavalli al Rotary

Venerdì 14 Gennaio all'Hotel Casali il Rotary Club, presieduto da Umberto Selleri ha ripreso le sue attività.
In apertura di serata Pier Luigi Pagliarani che dovrà assumere la carica di Governatore per il Distretto 2070 annuncia che la sede distrettuale per la sua segreteria è stata allestita accanto agli Uffici della Cassa di Risparmio in Via Leonardo Sciascia.

Claudio Cavalli

Ringrazia gli amici Milandri, Arbizzani e Ricci per l'aiuto offerto e invita i soci a una visita.
Il 15 partirà per San Diego in California per la scuola dei Governatori con la moglie Nadia, consapevole di dovere assumere l'incarico di rappresentare un Distretto che è considerato uno dei primi nel mondo per il numero dei soci e soprattutto per la qualità di 102 Club che comprendono le più antiche e qualificate università e centri culturali, compreso il Premio Galilei che è considerato il Nobel italiano.
Alla scuola dei governatori incontrerà gli altri 650 governatori che rappresentano un milione e duecentomila rotariani di 33.000 Club orientati verso un unico scopo di amicizia e servizio.
Il Rotary Club di Cesena si unisce in un caloroso augurio per un'avventura che resta unica nella vita di una persona.
Gian Luigi Trevisani ricorda lo spettacolo di beneficenza "Buongiorno Gershwin!" per i Mariella's Children, i ragazzi adottati dell'orfanotrofio a Vayatur in India, che si svolgerà il 22 Gennaio al Carisport di Cesena, un ulteriore aiuto per un'iniziativa di grande umanità in ricordo di Mariella Trevisani.
Il Presidente Umberto Selleri precisa che la visita alla Mostra a Rimini, in pullman, sarà effettuata in modo da contemperarla con la possibilità di un ritorno a Cesena per coloro che vorranno seguire all'Eliseo in diretta dalla Scala la trasmissione de I Pagliacci e Cavalleria Rusticana la sera del 20 Gennaio.
Per la conviviale ha invitato il prof. Claudio Cavalli a presentare le motivazioni di fondo che l'hanno portato a Cesena da Milano, al restauro della Chiesa di Santa Lucia, presso Roversano, con il Primo Parco Tematico sull'arte ed il Patrimonio artistico dedicato a bambini, ragazzi, insegnanti e famiglie.
Nella sua storia di autore-editore ha molti spettacoli teatrali e 500 puntate televisive de L'albero Azzurro.
Con la moglie Lucietta Godi ha costituito una squadra di esperti per progetti di laboratori artistici e didattici non solo per bambini.

Claudio Cavalli

Il tema che doveva trattare era ben delimitato e suggestivo: "L'arte di raccontare storie ai bambini", un incontro tra la drammatizzazione e l'evocazione con la parola nella narrazione della fiaba.
Emerge in questa drammatizzazione un vissuto che si nasconde al fondo di ogni essere e che ha infinite possibilità di interpretazioni intime oltre che di espressioni e comportamenti.
Il prof. Cavalli racconta come questo avvicinamento a un modo di far vivere le storie fosse nato da un suo maestro quando era scolaro a Lugo, sua città natale, un maestro toscano che iniziava a leggere qualche capitolo di Pinocchio e poi tra i banchi continuava a recitare a memoria e a far drammatizzare il racconto con mille sfumature.
Non c'era modo di ritrovare in alcuna edizione cartacea nulla di simile che potesse eguagliare l'immaginario suscitato con l'oralità.
Il prof. Cavalli veniva dalla filosofia e sentiva il divario tra il mondo vivo dell'oralità e la strutturazione concettuale.
D'altra parte negli stessi anni il metodo della destrutturazione si affermava in ogni campo alla ricerca delle origini delle radici della nostra formazione culturale prima della scrittura.
Il prof. Cavalli porta l'esempio della favola di Cappuccetto Rosso e il Lupo, disarticolata in un racconto in cui ad ogni sequenza il bambino possa vivere dall'interno le sue curiosità e paure indicibili.

Claudio Cavalli

La funzione non è nella morale che si può apporre o nei riassunti di maniera imposti in seguito, ma nel vivere allo stato puro le angosce che si provano nell'affacciarsi a un mondo incomprensibile, che poi è la condizione umana in cui tutti ritorniamo ogni volta davanti ai problemi da risolvere.
Cavalli cita la necessità di un ritorno alla leggerezza proposta da Italo Calvino nelle Lezioni americane contro la pesantezza di un modo di fare cultura che ci schiaccia da ogni parte e ancora di più da una pubblicità invasiva che ci corrode.
Si può inserire un cartellone pubblicitario mentre si racconta una fiaba? è l'eterno problema di come si può uscire dalla mimesi, dall'identificazione con ciò che ci viene imposto, verso la catarsi, una forma di distacco, di sublimazione o liberazione.
Il rischio che corriamo oggi è la perdita di una identità nel bosco della vita, una favola che si ripete e che lascia sofferenze e lacerazioni di ogni sorta.

    Pietro Castagnoli
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