La visita del Governatore Vinicio Ferracci
al Rotary
Venerdì 9 Luglio all'Hotel Casali è avvenuto l'incontro con il Governatore distrettuale,l'amico Vinicio Ferracci, accompagnato dalla signora Giuliana.
Ha iniziato il periplo della Romagna con la visita alla Repubblica di San Marino.
A Cesena trova un altro Club storico con la presenza di un governatore che entrerà in carica tra un anno, Pierluigi Pagliarani.
Nel suo discorso ampio ed articolato, sensibile alla gentilezza ed all'affettuosità con cui è stato accolto, ci tiene a mettere in rilievo che quel che conta in un sodalizio come il Rotary International è il senso di appartenenza, un sentimento profondo che ci lega come soci nel servizio e nell'amicizia.
Ci si può rendere utili a sé e agli altri se c'è questo profondo legame che supera gli interessi particolari.
Vinicio Ferracci è un noto commercialista che dalla sua Livorno che ha dato un Presidente Internazionale come Giampaolo Lang, personalità che si ancorava alla più autentica semplicità per aprirsi agli altri, usa un linguaggio pacato e riflessivo, con definizioni rigorose.
Fa capire che l'attuale Presidente internazionale, Ray Klinginsmith del Missouri, ha un motto che chiama all'unione dei continenti in una visione planetaria, ma nello stesso tempo punta all'organizzazione interna, al consolidamento dei Club.
È un vero americano dallo spirito del Cowboy: poche chiacchierare, di meno per dire di più.
È uno spirito innovatore.
Oltre le quattro vie d'azione, interna, professionale, internazionale e di pubblico interesse, c'è quella giovanile e poi l'aiuto che si deve ai Club per i loro progetti e iniziative valide.
L'efficienza di un Club si dimostra con le iniziative valide, il consolidamento dell'effettivo, tenendo conto del fatto che c'è un tesoro di persone umane inesauribile.
Il nuovo socio oltre al buon carattere deve avere disponibilità e la sua elevata professionalità deve unirsi ad una perfetta integrità.
Sono le condizioni per rendersi credibili.
Bill Gates ha scelto il Rotary per questa credibilità nell'offerta milionaria alla Rotary Foundation per le iniziative umanitarie.
Noi siamo quel che facciamo e sappiamo esprimere.
In questo senso siamo classe dirigente: cercare i punti di convergenza nei contrasti anche più vivi, entrare nei dibattiti dove si decide dei problemi di fondo delle nostre comunità.
Abbiamo dei principi fondamentali da difendere dove si discute di salute e sanità, educazione e scuola, acqua ed energia e con interventi concreti.
La sorte dei bambini che muoiono di inedia e sono sfruttati in ogni modo è quella che colpisce e di fronte alla quale bisogna unirsi.
Le attività distrettuali debbono essere il più possibile fatte proprie dai Club in uno spirito di squadra.
La miriade dei progetti della Rotary Foundation in cui siamo coinvolti fra i 100 Distretti pilota ne sono la dimostrazione concreta.
E in questo caso l'appello ai giovani ne è il coronamento.
La conclusione è nelle parole di Giampaolo Lang: frequentare di più per conoscersi meglio.
Lo scambio dei doni con il Presidente Umberto Selleri rivela una reciprocità di intenti per le conoscenze: un libro di storia che illustra la città di Livorno e per Cesena l'elefantino malatestiano con la scritta: Elephans indus culices non timet, l'elefante indiano non teme le zanzare, non si occupa delle piccolezze fastidiose.
Una promessa a un governatore che ha detto cose serie in un mondo che non sempre è serio.
Pietro Castagnoli
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