Al Rotary Club Cesena è di scena la F1
Progetto e sicurezza di una vettura di Formula Uno.
Questo il tema dell'ultima conviviale del Rotary Club Cesena, presieduto da Norberto Annunziata, e tenutasi la scorsa settimana presso il Ristorante Hotel Casali.
Relatore della serata Paolo Marabini, Responsabile Ricerca e Sviluppo Scuderia di Formula Uno Toro Rosso (Red Bull).
"Nel nostro Team - ha ricordato l'ing. Marabini – lavorano circa 230 persone e la sicurezza riveste un ruolo primario nella progettazione di una vettura di Formula Uno.
Si eseguono test dinamici (crash test) e test statici secondo le direttive imposte dalla Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA).
Anche i vincoli progettuali delle automobili di F1 sono molto rigidi ed imposti sempre dalla FIA.
I nostri progettisti lavorano con i più avanzati strumenti della tecnica per ottenere, nei pochi spazi progettuali concessi dalla FIA, il massimo dei risultati.
Le strutture della scocca si sono negli anni sempre più evolute sia sotto l'aspetto della resistenza sia sotto quello della leggerezza passando dall'alluminio, utilizzato agli albori della Formula Uno, alle strutture in fibra di carbonio di oggi.
È comunque vero – ha spiegato Marabini – che gareggiare in F1 è molto rischioso.
I nostri test sulla sicurezza si basano su impatti d'urto a 50 chilometri all'ora e devono garantire l'incolumità del pilota a queste velocità.
Chi guida auto di serie deve perciò essere consapevole che la velocità non è un fattore indipendente per la sicurezza".
Maurizio Cappellini
Al Rotary Club Cesena, Red Bull F1
La Red Bull F1 è stata presente all'ultima conviviale del Rotary Club Cesena, presieduto da Norberto Annunziata, e tenutasi la scorsa settimana presso il Ristorante Hotel Casali.
Relatore della serata Paolo Marabini, Responsabile Ricerca e Sviluppo Scuderia di Formula Uno Toro Rosso (Red Bull).
Tema dell'incontro 'Progetto e sicurezza di una vettura di Formula Uno'.
"Nel nostro Team - ha ricordato l'ing. Marabini – lavorano circa 230 persone e la sicurezza riveste un ruolo primario nella progettazione di una vettura di Formula Uno.
Si eseguono test dinamici (crash test) e test statici secondo le direttive imposte dalla Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA).
Anche i vincoli progettuali delle automobili di F1 sono molto rigidi ed imposti sempre dalla FIA.
I nostri progettisti lavorano con i più avanzati strumenti della tecnica per ottenere, nei pochi spazi progettuali concessi dalla FIA, il massimo dei risultati.
Gareggiare in F1 - ha spiegato Marabini – è molto rischioso.
I nostri test sulla sicurezza si basano su impatti d'urto a 50 chilometri all'ora e devono garantire l'incolumità del pilota a queste velocità.
Chi guida auto di serie deve perciò essere consapevole che la velocità non è un fattore indipendente per la sua sicurezza e di quella degli altri".
Al Rotary Club Cesena, Red Bull F1
La Red Bull F1 è stata presente all'ultima conviviale del Rotary Club Cesena, presieduto da Norberto Annunziata, e tenutasi la scorsa settimana presso il Ristorante Hotel Casali.
Relatore della serata Paolo Marabini, Responsabile Ricerca e Sviluppo Scuderia di Formula Uno Toro Rosso (Red Bull).
Tema dell'incontro 'Progetto e sicurezza di una vettura di Formula Uno'.
"Nel nostro Team - ha ricordato l'ing. Marabini – lavorano circa 230 persone e la sicurezza riveste un ruolo primario nella progettazione di una vettura di Formula Uno.
Si eseguono test dinamici (crash test) e test statici secondo le direttive imposte dalla Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA).
Anche i vincoli progettuali delle automobili di F1 sono molto rigidi ed imposti sempre dalla FIA.
I nostri progettisti lavorano con i più avanzati strumenti della tecnica per ottenere, nei pochi spazi progettuali concessi dalla FIA, il massimo dei risultati.
Gareggiare in F1 - ha spiegato Marabini – è molto rischioso.
I nostri test sulla sicurezza si basano su impatti d'urto a 50 chilometri all'ora e devono garantire l'incolumità del pilota a queste velocità.
Chi guida auto di serie deve perciò essere consapevole che la velocità non è un fattore indipendente per la sua sicurezza e di quella degli altri".
Maurizio Cappellini