CHE PIACERE…
È il titolo del service annuale che l'ing. Norberto Annunziata, Presidente del Rotary Club ha accolto per una iniziativa sull'alcolismo giovanile e che dovrà coinvolgere oltre mille studenti delle scuole cesenati, delle ultime due classi delle scuola media e delle scuole superiori.
L'iniziativa è stata collaudata a Padova da oltre tre anni e si sta estendendo a Bologna e a Napoli.
La squadra che dovrà sostenere gli incontri con gli studenti ha i suoi protagonisti in due personalità della ricerca scientifica di Padova.
Il prof. Luigi Galimberti, psichiatra che dirige la tossicologia clinica delle farmaco-dipendenze dell'Azienda ospedaliera dell'Università di Padova, dove insegna tossicologia clinica e psichiatria delle farmacodipendenze, ha fornito i dati impressionanti sui disturbi e danni cerebrali irreversibili e sulle relative conseguenze comportamentali di carattere emotivo e aggressivo per chi assume alcol dall'età di 11 anni ai 20-25 anni.
Il suo Libro di documentazione scientifica e analisi del comportamento "Il bere oscuro" ha il titolo improntato al "male oscuro" che fu di Luigi Berto sulla depressione.
Il piacere del bere deve trovare dei limiti, altrimenti diventa un piacere di morte.
Il Binge Drinking, come nuova moda,è l'abuso di alcol diffuso tra i giovani in età sempre più precoce con danni soprattutto irreversibili sul cervello.
Il Prof. Angelo Gatta di medicina interna dell'Università di Padova è un past President del Rotary Club di Padova e affronta le premesse culturali e sociali dell'alcolismo giovanile, isolamento, insicurezza, squilibri emotivi e si preoccupa del coinvolgimento diretto dei ragazzi che debbono produrre i loro spot in contrasto con il bombardamento quotidiano sull'uso delle bevande.
Sarà distribuito un questionario conoscitivo preliminare e poi uno di verifica finale sugli esiti, ma soprattutto dovrà essere dato spazio alla fase creativa, una vera interazione con gli psicologi.
Anche i dirigenti scolastici e gli insegnanti dovranno avere la loro parte insieme ai genitori che non debbono porsi in una situazione di assenteismo e di indifferenza di fronte a questo fenomeno che dilaga in maniera devastante, ma essere guide sicure e autorevoli per i loro figli.
Il fenomeno è diffuso allo stesso modo nel territorio nazionale dove i giovanissimi trovano i loro luoghi di aggregazione, come è confermato da testimonianze dirette ed è bene che l'iniziativa possa estendersi in modo sistematico e continuo.
Nel Club di Cesena punto di riferimento scientifico è il prof. Fabrizio Rasi, primario neurologo con incarico dirigenziale del dipartimento di neuroscienze.
Il problema del coinvolgimento comporta una presenza attiva degli insegnanti che hanno accolto l'iniziativa con vivo senso di responsabilità, nonostante i loro già gravosi impegni.
Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro
Rotary Club Cesena services 2009-2010, Prevenire il consumo di alcol negli adolescenti
Prevenire il consumo di alcol negli adolescenti.
E' questo il services 2009-2010 del Rotary Club Cesena, presieduto da Norberto Annunziata.
Il progetto è stato illustrato ai soci, venerdì 9 ottobre presso l'hotel Casali di Cesena, da Luigi Galimberti ed Angelo Gatta del Rotary Club di Padova che ha lanciato questo progetto nel 2006-2007.
“Il progetto 'Che Piacere' – ha detto Angelo Gatta, direttore Clinica Medica 5 dell'Università di Padova – è espressione dell'identità rotariana.
I giovani bevono alcolici sempre più frequentemente.
Il primo contatto dei ragazzi italiani con l'alcol è attualmente sceso ad 11 anni.
L'alcol produce gravi alterazioni sul cervello di un adolescente, che è ancora in maturazione sia funzionalmente che strutturalmente inoltre – ha proseguito Angelo Gatta – i ragazzi sono esposti a pubblicità 'mirata' nei loro confronti e non sono in grado di difendersi.
Non è poi facile individuare le giuste modalità per comunicare con i ragazzi che nell'adolescenza attraversano un periodo di crisi esistenziale.
Gli obiettivi del progetto 'Che Piacere' sono quelli d'individuare una strategia preventiva sulla base di un approccio scientifico in grado di modificare opinioni e consumi di alcolici degli adolescenti facendo loro assumere il ruolo di promotori.
Obiettivo finale è quello di cercare di ritardare il primo contatto che i giovani e i giovanissimi hanno con l'alcol.” A Cesena sono stati coinvolti i ragazzi di seconda e terza media e quelli di prima superiore appartenenti a diverse scuole del nostro Comune.
Luigi Galimberti, professore di Tossicologia Clinica della Farmacodipendenza presso l'Azienda Ospedaliera dell'Università di Padova, ha illustrato i fondamenti scientifici del progetto 'Che Piacere'.
“Chi fa uso in giovane età di alcol – ha detto Galimberti – è soggetto a diversi disturbi comportamentali.
Disturbi della memoria e dell'impulsività, un'alta sensibilità nei confronti della pubblicità e l'assunzione di comportamenti a rischio di ogni genere quale ad esempio una guida pericolosa.
Inoltre il cervello viene gravemente frenato e danneggiato nel suo sviluppo proprio dall'uso dell'alcol in giovane età”.
Un services questo che vedrà coinvolte anche la Facoltà di psicologia di Cesena e numerose istituzioni locali che pone al centro i ragazzi e le scuole da protagonisti.
Maurizio Cappellini
Che piacere...
Con questo titolo il presidente del Rotary Club Norberto Annunziata ha esposto il service del suo anno.
La preparazione è stata lunga e laboriosa, consultati il consiglio direttivo, i responsabili delle scuole medie e superiori, preso atto delle esperienze già svolte in particolare a Padova da parte di esperti di psicologia e tossicologia, predisposti i questionari attraverso l'Ausl, ottenute dagli sponsor le possibilità di far fronte a un bilancio di spese intorno ai 40.000 euro.
Il fenomeno della diffusione dell'alcolismo in una varietà di situazioni dagli undici ai diciotto anni è preoccupante dopo gli anni di diffusione endemica delle droghe.
Il consumo dell'alcol è più a portata di mano, dà meno nell'occhio ed aiuta a liberarsi dalle inibizioni, ma il suo dilagare tra i ragazzi nelle serate di sballo comporta rischi gravissimi per le conseguenze di ogni genere, dagli incidenti mortali al coma etilico nei casi più gravi, all'assuefazione e alla dipendenza.
Norberto Annunziata cita gli studi del prof.
Luigi Gallimberti, tossicologo di fama, sul bere oscuro e i viaggi nell'alcolismo, un testo che trova un approfondimento da parte di Umberto Galimberti sulle radici del nichilismo tra i giovani e pone il problema di un insegnamento "più efficace" da parte degli insegnanti.
Il Rotary in questo senso è mobilitato nelle sue radici: la preoccupazione per i giovani non solo a livello di integrazione professionale e di leadership, il coinvolgimento delle famiglie, nonni compresi, istituzione ponte in momenti di crisi, aiuto degli psicologi ed in particolare degli insegnanti nel loro compito di formazione integrale della persona e non solo di addestramento per competenze tecniche.
Il bere è un piacere se è dosato e controllato in una ritualità conviviale, ma l'ebbrezza dionisiaca porta alla perdita di se stessi nell'orgia baccantica.
Questo imparammo nei nostri studi classici da rinnovare in tempi più oscuri.Il pericolo più grave è per i giovani che si affacciano alle difficoltà della vita.
Chi scrive è un nonno di un nipotino di terza media.
Il libro di italiano sulle tematiche di attualità della Zordan comincia proprio su "Giovani e ubriachi per scelta.È l'ultima moda del sabato sera, lo fa un ragazzo su dieci.
Allarme per l'aumento di consumo di alcol tra i ragazzi".
Questo allarme sulla "droga legalizzata" è la premessa cui segue la trattazione degli altri problemi del nostro tempo.In questo caso schola docet.
Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro