L'ING. PIERO FERRARI AL ROTARY

Venerdì 6 febbraio all'Hotel Casali l'ing. Piero Ferrari ha raccontato la sua vita in progress:"Non solo auto".
Ferrari Ferrari è il nome italiano più noto nel mondo. Il rombo della Rossa ha fatto epoca dai tempi del Scent of a women di Al Pacino. Il profumo di donna si mescolava al rombo della Ferrari guidata dal colonnello cieco Frank Slade per le vie di una New York notturna. Enzo Ferrari è la leggenda di un imprenditore creativo e il figlio Piero è stato osannato al Columbus Day come nessun altro italiano prima. Il Presidente del Club Maurizio Tortolone era raggiante per una presenza che era un evento e aveva invitato anche i Presidenti del Club di Forlì e Cervia-Cesenatico, Bruno Tramonti e Andrea Pivato, con diversi soci. Tra loro anche Alda Morelli, past-president appassionata di corse. Era presente anche l'Assistant Governor Franco Fabbri che ha donato al relatore un libro scritto insieme a Cesare Sangiorgi su Ilario Bandini di Forlì, celebre costruttore di auto sportive che per la sua attività ebbe come riconoscimento la cittadinanza d'onore a Dayota negli USA.
Piero Ferrari Perché non solo auto? Piero Ferrari non è solo vicepresidente della Ferrari, ma presidente della Piaggio Aerei. È stato 25 anni nella Formula 1 col padre ed ora si è lanciato nell'impresa del settore aerei della Piaggio. Nel 2008 sono stati costruiti 30 aerei per 280 milioni di euro. La partecipazione societaria è per 1/3 con gli emirati arabi di Abu Dhabi che gestiscono il 10% del petrolio mondiale, e ora anche con l'India. È stato un rilancio della Piaggio, l'industria che aveva rivoluzionato nel dopoguerra la vita italiana con la Vespa. La leggenda del marchio del Cavallino rampante che risale all'eroico aviatore Baracca di Lugo è un destino simbolico che continua a segnare la vita della Ferrari.
Nel 2008 sono state vendute 6500 Ferrari con un fatturato di 1 miliardo e 500 milioni di euro.
L'ing. Piero Ferrari ha un'esposizione concreta e suggestiva di un mondo che guarda sempre avanti. Il Padre gli ha insegnato che il meglio è sempre quello ancora da fare, in un impegno creativo incessante.

Piero Ferrari

I soci del Club, in un salone gremito,gli hanno rivolto moltissime domande. È arrivato da Modena con una Ferrari? No, con la Maserati. La Formula 1 serve più come spettacolo o per la ricerca tecnologica che viene scaricata sulle altre auto? La ricerca sperimentale è assai costosa, ma necessaria. Alla Ferrari, a Maranello, tutti indossano la stessa tuta come se fossero nei box. Quali sono i segreti di questo senso di appartenenza? Basta l'esempio di Scaglietti, un battilastra che per la sua abilità diventa il carrozziere al quale si rivolse il Re del Belgio in persona per avere una macchina speciale, senza spigoli: " Gliela farò tonda come un uovo", gli risponde in dialetto. È questa abilità artigianale che non è mai mancata il segreto del sentirsi parte di un lavoro in comune. Il chirurgo prof. Andrea Santini che viene a Cesena dalla sua Ferrara, vera città europea, per il suo lavoro confessa di avere cambiato nella sua vita professionale ben tre Ferrari, sempre diverse e che questo gli costava nei negozi un prezzo raddoppiato quando lo vedevano arrivare con una macchina mitica. il padre Enzo Ferrari non amava la stampa, ma sapeva distinguere chi parlava a ragion veduta nella conferenza stampa che concedeva ogni anno. E per i segreti di scuderia? Non sempre si può avere uno Schumaker, ma ritiene che Massa e Raikkonen possano essere competitivi con una macchina che dovrà essere rinnovata in base ai nuovi regolamenti. Per quanto riguarda Alonso bisogna aspettare, di più ora non si può dire.

    Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro


L'ING. PIERO FERRARI AL ROTARY

Emozioni forti venerdì scorso presso l'hotel Casali dove alla consueta conviviale del Rotary Club Cesena, presieduto da Maurizio Tortolone, è stato invitato Piero Ferrari, figlio di Enzo Ferrari e attuale vicepresidente della Ferrari SpA. Tema della serata: Ferrari non solo auto.

Piero Ferrari

Piero Ferrari entra alla casa di Maranello nel 1965 con incarichi nel servizio acquisti e nella produzione con la responsabilità della vettura Dino 206 Competizione.
Ricopre negli anni diverse posizioni all'interno dell'azienda fino ad arrivare all'attuale carica di Vice Presidente e nel giugno del 2004 è insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro.
Piero Fierrari ottiene recentemente anche il conferimento di due Lauree Honoris Causa la prima, nel 2004, in Ingegneria Aerospaziale dall'Università di Napoli Federico II e la seconda, nel 2005, in Ingegneria Meccanica dall'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
“Ho vissuto 25 anni accanto a mio padre mangiando pane e Formula 1 – ha ricordato Piero Ferrari – e dopo la sua morte mi sono dedicato, oltre al mondo dell'automobilismo, ad intraprendere nuove sfide imprenditoriali cercando di sfruttare l'esperienza acquisita nel mondo delle corse e mettendo a frutto la mia passione per la meccanica e la tecnologia”.
Così Piero Ferrari nel 1998 fonda la società di consulenza e ingegneria High Performance Engineering di cui è amministratore unico e nel 1999 diventa presidente della Piaggio Aero Industries SpA che nel 2008 ha realizzato 30 aerei per un fatturato di 280 milioni di euro.
Certo la serata ha visto il prevalere di domante ed interventi sulla leggenda Ferrari.
“Sono orgoglioso di portare questo nome – ha ricordato Piero Ferrari – mio padre Enzo è stato un uomo straordinario di marketing.
Faceva automobili a cui lui piacevano che, percorrendo i tempi ed i gusti, sarebbero poi state amate e sognate da molti”.
Nel 2008 la Ferrari ha prodotto 6500 vetture per un fatturato di 1 miliardo e 900 milioni di euro.
Non potevano poi mancare le domande sulla Formula 1.
“L'anno scorso – ha spiegato Piero Ferrari - abbiamo perso il campionato nelle gare di Singapore ed Ungheria.
Quest'anno i nostri ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro e saremo li a combattere per vincere con un'auto più affidabile e competitiva”.
Una leggenda la Ferrari che porta alto il nome dell'Italia in tutto il mondo e dalle origini anche Romagnole visto che la madre di Enzo Ferrari, Adalgisa Bisbini, era di Forlì.

    Maurizio Cappellini