LA NORMATIVA DEL CODICE DELLA STRADA: MODIFICHE O CONFERME

Il Codice della Strada è un punto di convergenza dei problemi più gravi della nostra vita civile: gli incidenti si moltiplicano, le ragioni sono le più disparate, le forme di deterrenza sempre più pesanti, i risultati non sempre positivi, mentre la circolazione diventa sempre un'esigenza inderogabile per tutti.

Simone Balduino e Maurizio Tortolone

Il Gen. Simone Balduino, dirigente superiore della Polizia di Stato, direttore del Centro di Addestramento della Polizia di Stato di Cesena, ora aperto anche al Frontex, agenzia europea di cooperazione educativa alle frontiere esterne degli Stati, è la persona più indicata per affrontare questa problematica nella sua complessità per le esperienze acquisite e le ricerche pubblicate in manuali che fanno testo in Europa.
Il presidente del Rotary Club di Cesena,dott. Maurizio Tortolone, ha fatto bene ad invitarlo per la presentazione di un tema che sta a cuore a tutti, specie agli imprenditori.
Il Generale era accompagnato dalla figlia Donatella, giovane laureanda in giurisprudenza.
La sua è una esposizione fluida e incisiva, è una lectio magistralis, discorsiva.
È orgoglioso del suo lavoro in Romagna.
Si rende conto delle responsabilità della nostra vita in strada e del fatto che la strada è lo specchio del nostro modo di vivere, il vero frutto della nostra educazione.
Gli incidenti capitano a chi non ha paura,sono molto più facili ai giovani che agli anziani.
Ricorda che in Moby Dick il capitano Achab sceglie per l'attacco finale alla balena i ramponieri che hanno paura, più consapevoli.
Certi giovani si vantano di avere un tasso alcolico superiore ai loro compagni, criterio per la scelta della guida a rischio.
I rischi più gravi per i pedoni sono per chi si fida della garanzia delle striscie pedonali.
Una strada è sempre una zona di pericolo.
I cartelli stradali debbono essere ridotti al minimo e semplificati.
Il Codice della Strada va ridisegnato in base alle nuove realtà di circolazione: poche regole senza tecnicismi, ma su basi condivise da tutti.
In Gran Bretagna è servito a diminuire gli incidenti.
Bisogna prevedere che le patenti A e B dovranno col tempo esser estese a tutti, magari con una presenza a lato del guidatore, mentre per le professionali C e D ci dovranno essere 280 ore di formazione, tenendo conto anche dei requisiti culturali e relazionali come condizione necessaria.
Nelle nostre autostrade italiane circolano 6 milioni al giorno di veicoli.
L'educazione stradale diventa una educazione di vita: poche regole condivise,con una educazione scolastica e interventi culturali da parte di ogni agenzia sociale.
Importante è il rispetto per la vita propria e altrui.
È una premessa di ordine morale, religioso.
Della macchina e della strada non potremo mai fare a meno, è il fiume della vita che ci alimenta e si rinnova se si ravviva di continuo.
Le chiarificazioni seguite hanno completato una disamina che tutti dovrebbero conoscere.

    Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro


AL ROTARY CLUB CESENA, IL GENERALE BALDUINO SIMONE

“I giovani vivono il rischio come momento di realizzazione.
Se si vuole limitare il numero degli incidenti stradali è necessario puntare sulla responsabilità delle persone e semplificare il codice della strada”.
Questo un passaggio del pensiero espresso nella serata del Rotary Club di Cesena, presieduto da Maurizio Tortolone e tenutasi la scorsa settimana presso l'hotel Casali, da Balduino Simone, generale della Polizia di Stato.
Dirigente superiore della Polizia di Stato, Balduino Simone è laureato in Giurisprudenza, in Scienze Politiche ed ha conseguito il Master Universitario in Formazione e Gestione delle Risorse Umane presso l'Università Ca' Foscari di Venezia.
Dal 1997 è direttore del Centro addestramento di polizia di Stato di Cesena (Caps), istituto preposto alla formazione della Polizia Stradale, Ferroviaria, di Frontiera e d'Immigrazione e della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
La scuola di Cesena infatti, da sempre deputata alla formazione della Polizia Stradale, dal 1 gennaio 2006 ha assorbito le funzioni delle altre Polizie di specialità le cui scuole erano a Bologna, Genova e Trieste.
Il Caps di Cesena è diventato inoltre dal 2007 anche scuola Europea dell'Agenzia Frontex che è deputata alla formazione di tutte le Polizie d'Europa.
Il generale Balduino Simone ha fatto parte della commissione per la redazione del codice della strada per la revisione dello stesso che ha portato all'introduzione della Patente a punti e del patentino per i ciclomotoristi.
“Un eccesso di regole – ha spiegato il direttore del Caps – produce il rifiuto delle stesse.
Stiamo perciò lavorando alla semplificazione del codice della strada con una maggiore responsabilizzazione di chi guida ottenuta anche grazie ad un attento programma di formazione dei neo patentati.
Ogni anno nel mondo muoiono 1 milione e 500mila persone in incidenti stradali che in gran parte coinvolgono i giovani.
D'altronde – ha detto Balduino Simone - una società evoluta come la nostra non può rinunciare al diritto alla mobilità.
Si deve allora insegnare ai giovani ad avere rispetto dei valori e paura della strada che non è viltà ma saggezza.
La velocità, l'alcol e la droga restano i responsabili principali degli incidenti stradali.
La nostra percezione alla guida cambia notevolmente ma ciò che è sempre da tener presente è che noi ci dobbiamo adeguare alla strada e non viceversa”.
Una serata ricca di spunti interessanti lanciati dal direttore del Caps che è anche docente di Diritto della Circolazione e di Infortunistica Stradale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Urbino e collabora in qualità di docente con le Facoltà di Ingegneria delle Università di Firenze e Trieste ed ha al suo attivo come autore anche diverse pubblicazioni in tema di codice della strada, infortunistica stradale e tutela dell'ambiente.
“La strada rispecchia il livello economico ed etico di un territorio.
Già gli antichi Romani ne avevano capito l'importanza.
Oggi – ha terminato il generale - è necessario riscoprirne il valore.
La strada deve essere la garanzia alla mobilità di tutti nel rispetto reciproco e sicurezza”.

    Maurizio Cappellini

Davvero interessanti gli ultimi due incontri, presso l'hotel Casali, del Rotary Club Cesena presieduto da Maurizio Tortolone.
La prima serata ha visto protagonista Balduino Simone, generale della Polizia di Stato.
“I giovani vivono il rischio come momento di realizzazione.
Se si vuole limitare il numero degli incidenti stradali è necessario puntare sulla responsabilità delle persone e semplificare il codice della strada”.
Questo un passaggio del pensiero espresso nella serata dal generale.
Dirigente superiore della Polizia di Stato, Balduino Simone è laureato in Giurisprudenza, in Scienze Politiche ed ha conseguito il Master Universitario in Formazione e Gestione delle Risorse Umane presso l'Università Ca' Foscari di Venezia.
Dal 1997 è direttore del Centro addestramento di polizia di Stato di Cesena (Caps), istituto preposto alla formazione della Polizia Stradale, Ferroviaria, di Frontiera e d'Immigrazione e della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
La scuola di Cesena infatti, da sempre deputata alla formazione della Polizia Stradale, dal 1 gennaio 2006 ha assorbito le funzioni delle altre Polizie di specialità le cui scuole erano a Bologna, Genova e Trieste.
Il Caps di Cesena è diventato inoltre dal 2007 anche scuola Europea dell'Agenzia Frontex che è deputata alla formazione di tutte le Polizie d'Europa.
Il generale Balduino Simone ha fatto parte della commissione per la redazione del codice della strada per la revisione dello stesso che ha portato all'introduzione della Patente a punti e del patentino per i ciclomotoristi.
“Un eccesso di regole – ha spiegato il direttore del Caps – produce il rifiuto delle stesse.
Stiamo perciò lavorando alla semplificazione del codice della strada con una maggiore responsabilizzazione di chi guida ottenuta anche grazie ad un attento programma di formazione dei neo patentati.
Ogni anno nel mondo muoiono 1 milione e 500mila persone in incidenti stradali che in gran parte coinvolgono i giovani.
D'altronde – ha detto Balduino Simone - una società evoluta come la nostra non può rinunciare al diritto alla mobilità.
Si deve allora insegnare ai giovani ad avere rispetto dei valori e paura della strada che non è viltà ma saggezza.
La velocità, l'alcol e la droga restano i responsabili principali degli incidenti stradali.
La nostra percezione alla guida cambia notevolmente ma ciò che è sempre da tener presente è che noi ci dobbiamo adeguare alla strada e non viceversa”.

    Maurizio Cappellini