IL GOVERNATORE
AL ROTARY CLUB DI CESENA

Giornata intensa del Governatore del 2070 distretto della Rotary Foundation, (il più grande nel mondo per il numero dei soci) Gian Carlo Bassi, a Cesena.
Nel pomeriggio, unitamente ad una delegazione del club cesenate, ha donato al padre abate Dom Luigi Crippa in ricordo del Premium Benedicti tenutosi a Cesena nel 2001 che ebbe come vincitore l’Associazione Via Francigena per il Giubileo 2000, una casula frutto della stamperia Pascucci di Gambettola e con i disegni dell’artista Ilario Fioravanti.
A seguire un incontro con il Consiglio Direttivo, con i presidenti delle varie commissioni istituite all’interno del sodalizio, e con i giovani del ricostituito club del Rotaract.
A loro Bassi ha ricordato che Cesena ha la possibilità di incontri non solo per la presenza di migliaia di universitari, ma anche per la vivacità delle attività professionali.
Questi giovani in un momento di vuoto politico e culturale non solo italiano, ma europeo, hanno una grande eredità da fare propria, a modo loro, e da trasmettere.
Al termine l’incontro con i soci con un intervento a tutto campo sulle peculiarità del Rotary facendo presente che al prossimo congresso di distretto, in programma a Milano Marittima nel mese di maggio, presenterà i risultati ottenuti nell’anno dai vari club nelle rispettive città e nel mondo a dimostrazione della vitalità e modernità , nonostante siano trascorsi 103 anni, delle idee del fondatore Paul Harris.

    Franco Pieri


L'ing. Gian Carlo Bassi, Gianni per gli amici, venerdì 22 febbraio ha compiuto la sua visita al Rotary Club di Cesena.

Gian Carlo Bassi

Ha tenuto la sua penultima visita a Cesena, la 95ma del Distretto 2070, Emilia-Romagna-Toscana-Repubblica di San Marino.
L'ultima è al suo Club di Faenza, la città dei Manfredi che furono sottomessi da Cesare Borgia, nella sua breve apparizione di conquiste, come Cesena è ancora la città dei Malatesta per la sua Biblioteca, la sua rocca, la sua cinta muraria.
Gianni è un ingegnere elettrotecnico che si è occupato a livello industriale di dispositivi di sicurezza, e ora come consulente, ma non dimentica le sue origini, si dichiara e ci tiene, il "Governatore romagnolo".

Gian Carlo Bassi

Che è tutto dire in un Rotary in cui si vive all'insegna della internazionalità.
Le proprie radici non si rinnegano: familiarità e schiettezza.
Quando gli oltre cinquecento governatori sono chiamati in America, negli USA, per la loro scuola leggono all'ingresso un motto: Qui si entra per imparare e si esce per servire.
In ogni atteggiamento di Gianni in questi 95 incontri i rotariani abbiamo verificato al vivo che per Gianni il "servire è un imparare".
È la sua pedagogia rotariana.
Non è stanco dopo un periplo così impegnativo, ha volato con Giovanna che gli è stata accanto in silenzio, in preghiera, per questa "splendida avventura".
Le signore nel pomeriggio l'hanno accompagnata a visitare la mostra di Ilario Fioravanti, la storia di una vita di un maestro ultra ottantenne, un maestro del primitivismo creaturale.
Non diversamente si può definire la sua scultura senza intonacature.
Le abbiamo raccomandato anche di fermarsi davanti a un capolavoro di Fioravanti, del Duomo dedicato a San Giovanni Battista nello spirito del "minuo ut crescat", diminuisco perché tu cresca.
Gli amici rotariani con il Governatore avevano offerto nel pomeriggio al Padre Abate Dom Luigi Crippa dell'Abbazia del Monte una Casula frutto della stamperia Pascucci con disegni di Ilario Fioravanti in ricordo del Praemium Sancti Benedicti, un premio europeo che si tenne a Cesena nel 2001 e che premiò l'Associazione della Via Francigena per il Giubileo del 2000.
Ora il Premio è stato avocato dall'Università di Cassino, ma resta nei rotariani l'idea che per San Benedetto patrono d'Europa che si rivolgeva all'Oriente i sentieri culturali interrotti della Via Romea vanno ritrovati.
La ricerca di Dio è essenziale nello spirito benedettino rivolto a "chiunque tu sia".
Il discorso di Gianni nella conviviale all'Hotel Casali, affollata, si è svolto davanti a un tavolo di giovani del Rotaract ricostituito dopo una breve interruzione.
Cesena ha la possibilità di incontri con i giovani non solo per la presenza di diverse migliaia di universitari, ma anche per la vivacità delle attività professionali.
Questi giovani in un momento di vuoto politico e culturale non solo italiano, ma europeo, hanno una grande eredità da far propria, a modo loro, e da trasmettere.
Dalle parole del Governatore trapelava il dispiacere per le "sedie vuote" degli amici che non frequentano e dei tanti che potrebbero far parte di una associazione dai grandi fini umanitari e ne sono fuori.
Dedicherà il Congresso che si terrà a Milano Marittima a ciò che i 96 Club sono riusciti a fare nelle loro città e nel mondo.
Ringrazia fin d'ora il Presidente Gian Luigi Trevisani per il Concorso di idee per Cesena nel Cinquantenario del Club.
Sarà un apporto significativo a una storia da rinnovare.
Gli offre un medaglione in ceramica che ritrae l'Astore di Astorgio Manfredi.
Una piccola aquila.
Il Club di Cesena ha fatto proprio l'elefante dei Malatesta che culices non timet, non teme gli insetti.
Coraggio sempre.
Faenza per noi romagnoli è la piccola Atene dagli inizi del Novecento non solo per il monumentale museo della ceramica e per i suoi famosi maestri della maiolica, dai tempi del Cenacolo Baccarini fino al monumento a Baracca di Domenico Rambelli con il cavallino rampante che ha fatto epoca con la "rossa" di Ferrari.

    
Pietro Castagnoli
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