LA MORTE DEL SENSO COMUNE
(le"strane"idee della fisica moderna)

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Fabrizio Fabbri

Il prof. Fabrizio Fabbri dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare viene da esperienze di ricerca d'avanguardia, anche all'Acceleratore di particelle di Ginevra, specie sulla fisica spaziale.
Navigazione GPS Ha mostrato in un esemplare intervento di "divulgazione scientifica", così lo ha definito il Presidente del Rotary Club Fabrizio Rasi nella serata conviviale all'Hotel Casali del 14 ottobre, quanto ci sia da fare per metterci al passo con le conseguenze non solo tecnologiche, ma concettuali, culturali, della rivoluzione della fisica "moderna".
Il 2005 dall'Unesco è stato proclamato Anno della fisica moderna per il centenario delle scoperte teoriche che dal 1905 con Einstein e i suoi successori hanno rivoluzionato il nostro mondo.
Anche nelle nostre scuole si è discusso come aggiornare i nostri insegnamenti in questo settore cruciale per il nostro futuro.
La "fisica in barca" è una delle tante iniziative cui ha partecipato anche la moglie del prof.Fabbri, Barbara, per aggiornare gli studenti sulla navigazione con gli strumenti satellitari e le premesse di fisica teorica che ne sono alla base.
Il GPS, Global positioning system, con l'ausilio di 24 satelliti intorno alla terra, a 20,200 Km di altezza e gli orologi elettronici, ha fatto discendere il navigatore satellitare dal mondo degli astronauti alle nostre macchine e alle barche, precisando al centimetro posizione e località. La risposta alla domanda: "dove mi trovo?" coinvolge i nuovi "strani" concetti di spazio-tempo che la teoria della relatività di Einstein ha imposto alla fisica.
Il prof. Fabbri ha messo in luce questa moderna sfida al "senso comune", al raziocinio che tutti possediamo, in tutte le tappe della fisica moderna.
Si modificano punti di vista tradizionali che consentono l'affermazione dell'astrofisica e cosmologia per il mondo macroscopico e delle particelle elementari per la microfisica, la meccanica quantistica.
Le conseguenze pratiche sono sotto gli occhi di tutti, dispositivi elettronici, optoelettronica, laser, radioattività, energia nucleare, ma le basi concettuali per nulla.
La velocità della luce è la stessa in tutti i sistemi di riferimento. La dilatazione del tempo e la contrazione delle lunghezze ne sono una conseguenza. Il tempo vero o assoluto è quello misurato nel sistema di quiete dell'etere, da cui partiva la meccanica di Newton.
Il tempo dilatato è un tempo locale. Non esiste un tempo assoluto, il tempo è in relazione a un sistema di riferimento.
Il principio di relatività e costanza della velocità della luce e dell'equivalenza massa-energia, da cui la formula che caratterizza la fisica del XX secolo: "E=mc2", sono alla base degli sviluppi successivi.
Anche con la domanda se possano esistere mondi paralleli.
Se ci si addentra nello studio del mondo subatomico ci incontriamo poi nelle leggi della probabilità e in molte paradossi non ancora superati per cui il buon senso va, come si suol dire, a farsi friggere.
Forse in questo caso ciò che importa è che la fisica "funzioni".
C'è poi da distinguere il lavoro dello scienziato dalle applicazioni, delle quali le responsabilità sono di tipo politico.
Era necessario fare scoppiare la bomba atomica su due città? Non sarebbe bastata una dimostrazione senza vittime? La responsabilità è politica.
Oggi il problema si ripresenta anche nella manipolazione genetica sui limiti e responsabilità.

    Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro


Breve curriculum di Fabrizio Fabbri
Ricercatore senior dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)

Laurea in Fisica nel 1979 presso l'Università di Bologna.
È stato Fellow della divisione di fisica sperimentale presso i Laboratori Europei del CERN a Ginevra fino al 1985.
Dal 1985 è ricercatore dell'INFN e fa parte del personale scientifico del CERN.
Dal 1992 è anche Professore a Contratto dell'Università di Bologna, dove insegna Elementi di Fisica Subnucleare nel corso di Laurea in Fisica.
Campo di ricerca: Fisica Subnucleare sperimentale con l'ausilio di acceleratori di particelle.
La Fisica Subnucleare ha come scopo quello di identificare i costituenti elementari della materia (al momento ritenuti essere i cosiddetti Quark e Leptoni) e di studiare le leggi fisiche che governano le loro mutue interazioni.
Ha partecipato alla realizzazione di numerosi esperimenti effettuati da collaborazioni internazionali di ricercatori.
È stato il responsabile nazionale dell'esperimento OPAL al collisionatore LEP del CERN (un anello acceleratore di 27 Km di circonferenza per elettroni e anti-elettroni, situato a cavallo della frontiera franco-svizzera ad una profondità media di circa 100 m), conclusosi un anno fa.
Attualmente è impegnato nella costruzione del complesso rivelatore CMS, che entrerà in funzione nel 2007 presso il più potente acceleratore per protoni mai realizzato, l' LHC al CERN.
Fra i compiti principali di questa impresa tecnico-scientifica:
- Scoprire l'elusiva particella di Higgs (responsabile dell'esistenza delle masse)
- Scoprire se esistono nuovi tipi di particelle elementari (forse responsabili della materia oscura dell'universo)
- Scoprire se lo spazio-tempo fisico in cui viviamo possiede più delle 4 dimensioni che percepiamo (le 3 spaziali più quella temporale), come suggeriscono le teorie più moderne
È coautore di oltre 400 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali.

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