PICCOLO MONDO
ACCOGLIENZA DI BAMBINI BIELORUSSI

Raffaella Candoli Questa, riassunta nell'intervista rilasciata a Sabrina Lucchi per il Corriere Cesenate è la storia della nascita e la descrizione dell'azione che svolge l'associazione "Piccolo Mondo" e che la sig.ra Raffaella Candoli ha questa sera ripetuto per i soci del Rotary
La sig.ra Candoli ci ha parlato della sua attività con il cuore in mano, con l'entusiasmo di chi fa del volontariato gratuitamente e con passione, un lavoro impegnativo e difficile, in questo caso anche oneroso, spesso insostituibile e determinante, un lavoro che, come ha giustamente sottolineato il Presidente don Piero, in un mondo dove abbonda l'egoismo, è di esempio e di stimolo, un'iniezione di ottimismo e di fiducia alla fine gratificante più per chi da che per chi riceve.
Il suo racconto ha coinvolto e commosso tutti i presenti.
E' stato bello sapere che alla riuscita dell'iniziativa tutti hanno generosamente collaborato con le specifiche competenze: amministrazioni pubbliche (Regione, Provincia, Comuni), associazioni di categoria e singoli associati, banche, gruppi parrocchiali, singoli cittadini; all'ospedale Bufalini sono stati letteralmente rimessi in piedi e in salute, gratuitamente, alcuni bambini altrimenti destinati ad una vita di stenti e di emarginazione; qualcuno è stato addirittura adottato dalle stesse persone che lo hanno curato: oltre alla salute a ritrovato anche una famiglia. Al contrario è stato triste sapere che gli ostacoli maggiori sono quelli burocratici tanto che spesso è più difficile sconfiggere la burocrazia che non la povertà.
"Internat" e "lager" (e i nomi evocano già brutti pensieri) sono chiamati rispettivamente i collegi e i luoghi di villeggiatura dove in Bielorussia i giovani soli o abbandonati sono ospitati fino all'età di diciotto anni; dopo restano abbandonati al loro destino che di solito non è un destino felice. Sono luoghi tristi, in generale malsani, dove crescono sottoalimentati, soggetti ai soprusi dei più prepotenti, dove l'igiene è scarsa, la disciplina troppa. I più sono orfani: effettivi o di stato: sono effettivi quelli che non hanno più i genitori, sono orfani di stato figli di genitori alcolizzati, di padri ignoti, con genitori in carcere o comunque non in grado di educare; alcolismo e microcriminalità sono piaghe molto diffuse.
Ci si è anche posto il problema se non fosse più utile organizzare aiuti sul posto per non sradicare i giovani dal proprio ambiente; in maniera diretta, organica e sistematica ciò sarebbe concretamente impossibile; indirettamente per quanto possibile accade: alla fine del loro soggiorno i ragazzi ospitati ripartono sempre con molti regali, generi alimentari e soprattutto abbigliamento, tutte cose che altrimenti non potrebbero permettersi. E' tuttavia accertato che periodici e ripetuti soggiorni italiani sono la cosa più utile e salutare.
Nelle nostre zone possono vivere in un ambiente naturale sano; in Bielorussia la contaminazione e l'inquinamento nucleare è ancora in vario modo presente nell'aria, nel terreno, nei cibi, nelle cose: i soggiorni diventano iniezioni di salute. Ma le cose di cui questi bambini e questi ragazzi hanno soprattutto bisogno e dove esistono le maggiori carenze sono in campo umano e affettivo.
Molti di loro non hanno mai avuto, qualcuno neppure visto, una "casa normale", non hanno mai avuto una famiglia, non una carezza od un gesto affettuoso, che non hanno mai potuto avere qualcosa di proprio e di personale; bambini che non sono stati mai presi in braccio e se qualcuno ci prova si irrigidiscono sospettosi e ostili, bambini che non hanno mai potuto piangere o sorridere sulla spalla di una mamma. Sono invece le cose che trovano, almeno in parte, nelle famiglie che li ospitano; qualcuno è stato anche adottato recuperando realmente ciò che prima non aveva nemmeno potuto sperimentare ma che ogni bambino avrebbe il diritto di avere.
Non è stata perciò tanto la miseria che c'è, ma questo grande bisogno di affetto e di amore la molla del successo di "Piccolo Mondo" e che ha suscitato tanta tenerezza e solidarietà, anche tra i presenti.
    Carlo Bottari


Notevole l'impegno profuso da famiglie e gruppi parrocchiali
Un "piccolo mondo" per credere in una vita migliore. Un "piccolo mondo" per volere una vita migliore, nell'affetto sincero e gratuito di una famiglia. È ciò che si propone e offre l'associazione "Piccolo Mondo", nata a Cesena nel 1996 per iniziativa di un gruppo di famiglie che si dedica all'accoglienza di bambini bielorussi orfani, ospiti presso istituti per minori. "Nell'estate del 1996 mi recai, come giornalista del "Carlino" per poi scrivere un articolo, in una colonia di Cesenatico gestita da suore - racconta Raffaella Candoli, presidente di "Piccolo Mondo" - dove erano ospiti bambini provenienti dalla Bielorussia, molti dalla zona di Cernobyl. Subito la mia automobile fu letteralmente presa d'assalto da tanti di loro che, tra vari sali-scendi dall'auto, urlavano 'Dom… dom… dom'. Le interpreti mi dissero che 'dom' significa casa. Volevano venire a vedere casa mia".

Bambini Bielorussi

Impossibile restare indifferenti e tornare a casa come se niente fosse successo. Così, dopo una riunione serale presso la parrocchia di San Pietro di Cesena, settanta famiglie hanno dato la propria adesione per accogliere, nelle proprie case, bambini e ragazzi provenienti da orfanotrofi della Bielorussia. A oggi sono duecentocinquanta le famiglie che aderiscono a "Piccolo Mondo" e che accolgono per cinque mesi all'anno, tre mesi d'estate e due mesi durante l'inverno, bambini e ragazzi tra i 6 e i 18 anni. Le famiglie provengono, oltre che dal Cesenate, da Cesenatico, Cervia, Forlì (soprattutto zona del Ronco), Ravenna e Bellaria. I ragazzi sono sempre accompagnati da un gruppo di interpreti che alloggia in un appartamento indipendente. Durante i mesi invernali frequentano la scuola mentre in estate vivono l'esperienza dei centri estivi parrocchiali.
Bella ed emozionante la carica di solidarietà e la mobilitazione che si crea attorno alle famiglie e ai bambini. "Tante sono le iniziative che, per l'occasione, organizzano parrocchie ed enti, come anche i Quartieri, che consentono così una partecipazione allargata e un coinvolgimento attivo di tante persone".
E collaborazione è arrivata anche dalla Polstrada: nei locali parrocchiali di Godo di Russi durante l'estate scorsa sono stati ospitati quindici bambini, e l'allestimento delle camere da letto è stato donato dal Caps della Polizia stradale di Cesena.
I bambini vengono accolti nelle famiglie dell'associazione "Piccolo Mondo" già a sei anni d'età e continuano a frequentarle fino ai 18 anni.
"La nostra idea, quasi uno slogan, è 'Prendi un bambino per mano e aiutalo ad affrontare il guado, l'ostacolo' - continua la presidente. I bambini passano da un ambiente difficile come è quello dell'istituto, dove non mancano episodi di sopraffazione e ognuno non può ritenere di sua proprietà niente di più che il proprio cuscino del letto, a vivere e respirare quell'aria serena e affettuosa di una famiglia cosiddetta 'normale', composta spesso e volentieri, oltre che dai genitori, da figli e nonni".
"Ciò che interessa veramente all'associazione, e che sta alla base del nostro esistere - conclude Raffaella Candoli - è dare la possibilità ai ragazzi di poter far propri valori semplici ma cari a tutti, e offrire punti di riferimento concreti e responsabili che li aiuti a crescere come persone migliori".
Da un articolo a un'associazione: la notizia non finisce nel momento in cui la si racconta. Anzi, a volte proprio lì inizia il bello.
    Sabrina Lucchi


Raffaella Candoli, giornalista romagnola, fece il suo primo incontro con quei piccoli orfani in occasione di un loro soggiorno in colonia in Riviera. Da allora non li ha più lasciati. I bimbi in questione provenivano da alcuni istituti e orfanotrofi della Bielorussia. I loro corpi troppo rigidi per non essere mai stati presi in braccio, e il loro desiderio di sentire il calore di una vera casa, esperienza mai vissuta prima, la convinsero nel '96 ad avviare insieme ad altri volontari il progetto per la nascita a Cesena dell'associazione 'Piccolo Mondo', il cui scopo era di sensibilizzare le famiglie della zona perché ospitassero orfani della Bielorussia. Oggi il gruppo gestisce contatti con 200 famiglie della provincia di Ravenna, Forlì e Cesena accogliendo altrettanti bambini. Per un periodo di due mesi invernali e tre estivi viene data la possibilità di ritornare sempre presso la stessa famiglia, che s'impegna a pagare il viaggio di andata e ritorno. Per garantire una continuità con il regolare programma didattico, i bambini ospitati arrivano accompagnati da insegnanti. Le direzioni scolastiche locali mettono a disposizione aule e mense e le Asl assicurano a tutti una copertura sanitaria.

Bambini Bielorussi

Particolarmente interessante l'impegno di 'Piccolo Mondo', in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e le Asl di Ravenna e Cesena, per la realizzazione di progetti salute che riguardano la riabilitazione di molti bimbi che portano sul loro corpo le conseguenze del disastro di Chernobyl.
    Lillina Moggio
    (in Non Profit Online 26.11.1999)


Piccolo Mondo - Cesena

tratto da www.chernobyl.it
Nome associazione: Piccolo Mondo Onlus
indirizzo: via Iris Versari, 80
Citta: 47521 Cesena (FO)
telefono: 0547303242
fax: 0547303242
e-mail: piccolo_mondo@libero.it
Presidente / referente responsabile: Raffaella Candoli
iscrizione onlus: si
struttura operativa dell'associazione: Consiglio direttivo e Assemblea soci
attivita principale dell'associazione: Accoglienza in famiglia di bambini Bielorussi
attivita secondarie:
invio di aiuti umanitari nei paesi esteri: si
modalita di invio: ogni anno un TIR con 200 quintali di generi di prima necessità, accompagnato da alcuni soci per consegna diretta agli istituti di Pinsk e Divin; ad ogni volo di ritorno, od appositamente con volo aereo, a turnazione generi di prima necessità negli istituti n 3,5,6,7 di Minsk, ed alle scuole Internat di Iastrabel e Kobrin
altri interventi di solidarieta realizzati o in fase di realizzazione: progetti salute con il sostegno economico della Regione Emilia Romagna, prevalentemente di tipo chirurgico, con permanenza massima consecutiva di 90 giorni ed eventuali ritorni per cure comprovate
n. minori ospitati ogni anno 200 circa
nazione di provenienza dei minori: Bielorussia
n. minori provenienti da famiglie: 20%
n. minori provenienti da orfanotrofi: 80%
periodi di accoglienza: secondo l'età dei ragazzi ospitati, Natale più scolastico, solo Natalizio, solo estivo e natalizio + estivo.
ospitati presso: famiglie
n. giorni medi di permanenza : 150 circa
n. anni di rientro in Italia dello stesso minore presso la stessa famiglia o struttura fino al diploma della nona classe. Le famiglie ospitanti sono consapevoli di prendere per mano un bambino, per dargli gli strumenti di sostegno affettivo e educativo che li aiuti ad affrontare la vita
modalità di identificazione e reperimento dei nuovi minori invitati: a completamento delle classi di appartenenza in modo che il gruppo sia omogeneo per età e grado scolastico. Bambini nuovi su indicazione dei direttori degli istituti di provenienza. Abbinamento famiglia bambino assolutamente casuale
Controlli e interventi sanitari sui minori ospitati: visita pediatrica ed eco tiroidea al momento dell _ingresso in Italia solo per i minori che risiedono sotto l'Ausl di Ravenna; gli altri gruppi in Provincia di Forlì, visite specialistiche o interventi sanitari non programmati solo in caso di necessità
referente estero: Peace for children Minsk
modalità viaggio: aereo
aeroporto arrivo: Forlì
compagnia aerea: Belavia
costo volo aereo a/r per ogni minore:
compagnia di assicurazione La Fondiaria
costo assicurazione: ITL 22.000 per anno solare
costo totale per ogni minore ospitato compreso viaggio assicurazione, trasporti interni, interpreti e spese accessorie: 730.000
contributi richiesti alle famiglie ospitanti: l'associazione interviene secondo i finanziamenti ottenuti, per un abbattimento nella misura di 50, 70 mila lire per bimbo il resto è a carico della famiglia ospitante
finanziamenti esterni: contributi dalla Consulta della Pace e dalla Provincia di Forlì dietro presentazione di progetti; occasionalmente sostegno da club service, Lions, Round Table, Ladies Circle, occasionalmente, su presentazione di progetti, da parte di Istituti di Credito della zona
iniziative per il reperimento di fondi: iniziative pubbliche, sagre con vendita di torte, stands con vendite di magliette con logo di " Piccolo Mondo ", partite di calcio, conferenze su invito da parte di associazioni benefiche (Croce Rossa, Convegni Maria Cristina di Savoia, Club Agorà)