"A Cassino. Succisa virescit: Tagliata rifiorisce. Il Giubileo 2000"
È la frase che abbiamo trovato a Montecassino nella Basilica ricostruita dopo la distruzione del 1944.
Può essere il motivo del pellegrinaggio nel Grande Giubileo dei Rotariani nei giorni 10-11 e 12 Marzo 2000.
È una speranza di vita e di salvezza che ogni Rotariano dovrebbe far sua davanti alle difficoltà che ogni volta si incontrano.
Il Presidente Gilberto Rossi e Silvana non hanno potuto partecipare all'ultimo momento per una improvvisa indisposizione e Dino Valzania, che aveva organizzato alla perfezione il viaggio, ha preso il comando della spedizione.
Sono circa cinquanta i partecipanti con quelli che si sono aggiunti a Roma.
Nel pomeriggio di Venerdì ci attendevano due impegni simultanei, la visita a San Giovanni in Laterano e la consegna del Praemium Santi Benedicti a San Paolo fuori le mura.
Pietro Castagnoli e Pierluigi Pagliarani hanno presenziato all'importante cerimonia in San Paolo.
L'Abate Dom Paolo Lunardon ha posto in rilievo il significato del luogo sacro, tomba dell'Apostolo delle Genti, da cui si diparte il messaggio cristiano nel mondo.
Il prof. Paolo De Logu ha chiarito il significato del monachesimo benedettino nell'ambito dell'Europa medievale che oggi ci ripropone valori essenziali e universali.
Il Direttore dell'Associazione Amici dell’Abbazia di Silos a Burgos in Spagna, che è stata premiata, ha ringraziato per il riconoscimento delle attività culturali svolte come luogo di incontro e di riflessione in uno spirito rotariano autentico di servizio che si alimenta della tradizione benedettina europea.
Gli altri amici del gruppo cesenate del Giubileo hanno potuto visitare San Giovanni in Laterano con le nostre due guide eccezionali, Sara Santoro Bianchi per l'arte e Don Piero Altieri per il Giubileo.È stata una veglia di preghiera per tutti i Rotariani.
Eretta da Costantino è la Cattedrale di Roma.
Segnò il passaggio del potere imperiale al Cristianesimo.
Il Giubileo ripropone l'essere in cammino del cristiano come pellegrino della verità, della pace interiore, dell'incontro con Dio.
Il Passaggio della Porta Santa è il Passaggio alla Grazia.
L'Indulgenza è il segno dell'amore e della misericordia del Padre.
La preghiera del rotariano svolge il motivo del servire: nessun uomo è un isola.
Sabato, alle 10,30, in Piazza San Pietro abbiamo avuto la dimostrazione visiva della imponente partecipazione dei rotariani ad un evento storico.
Quasi ventimila rotariani hanno potuto seguire la celebrazione della Santa Messa officiata dal Cardinale Paul Poupard e poi ricevere la Benedizione papale.
L’evento è stato storico per molti motivi.
Era presente il Presidente internazionale Carlo Ravizza con tutti i Governatori dei Distretti rotariani in carica.
In questo modo tutto il Rotary era rappresentato in un incontro in cui veniva riconosciuta la massima istituzione non governativa di servizio a livello mondiale e valorizzato l’impegno di pace e comprensione fra i popoli nel mondo.
Il passaggio della Porta Santa e la successiva visita in San Pietro ci hanno consentito di rivedere opere d’arte maestose e di richiamare momenti di storia della Chiesa.
Come cesenati ci siamo soffermati anche davanti al monumento a Pio VII Chiaramonti, benedettino, voluto dal cardinal Consalvi suo successore al pontificato.La statua a Pio VI Braschi è stata spostata nel sotterraneo.
Nel pomeriggio è avvenuta la visita a Santa Maria Maggiore, dopo qualche difficoltà di transito per un comizio.
Pierluigi Pagliarani intanto è riuscito a partecipare alla riunione per lo Statuto del Premio San Benedetto che sarà rivisto anche nel nostro Club dopo approfondita discussione.
Nel 2003 dovrà coinvolgere anche Cesena secondo il principio della rotazione.
Tutte le grandi Basiliche romane sono state ricostruite con i materiali preesistenti della Roma imperiale, ma trasfigurate nei secoli dallo spirito cristiano.
Vi resta del passato una maestosità che non si trova mai altrove.
Santa Maria Maggiore, fondata da Sisto III dopo il Concilio di Efeso, che ha riconosciuto la divinità di Maria, è dedicata alla Madonna Madre di Dio.
In serata, il giro turistico ai Fori Imperiali ci ha consentito di ammirare le suggestive visioni della Roma dei Cesari e rievocare in particolare le vicende che si addensavano intorno al Foro boario e le testimonianze di una splendida architettura.
La prof. Sara Bianchi ancora una volta è stata una guida di straordinaria capacità evocativa.
Domenica 15 abbiamo reso la visita al Club di Cassino.
I due Club hanno potuto assistere alla Messa monastica coi canti gregoriani e poi visitarne l’interno.
La ricostruzione è stata fedele “dove era, come era” dopo il bombardamento alleato del 15 febbraio del 1944 che l’aveva ridotta a un cumulo di macerie, una pagina nera della guerra.
Ha fatto bene Dom Faustino a ricordare che questo male ha potuto però, per la reazione destata in tutti, salvare Roma dalla devastazione e a sottolineare che la "quercia recisa rifiorisce più forte": succisa virescit.
La conviviale col Club si è svolta al Ristorante Villa Euchelia di Castrocielo, in un clima di ospitalità entusiasta.
L’Interclub Cassino-Cesena ha avuto momenti di intensa amicizia nelle parole del Presidente Benedetto Palumbo che ha ricordato la visita a Cesena e lo spirito rotariano da cui è nato l’incontro.
Era presente anche Pietro Venturini, uno dei fondatori del Premio San Benedetto.
L'incoming Pompeo Bonanno ha promesso la continuità di un rapporto che si rivela prezioso: " Verremo a Cesena con due pullman!".
Per il nostro Presidente, Dino Valzania ha ringraziato per l’accoglienza straordinaria e l’amicizia festosa manifestata in una visita che se pur affrettata è stata di grande impegno spirituale.
Jula, la appassionata figlia di un socio rotariano, aveva dovuto strozzare la presentazione storica dell'Abbazia e della Vallata del Liri, per la mancanza di tempo.
La Valle del Liri merita di essere rivisitata.
Pietro Castagnoli come P.d.G. ha ringraziato per il legame di amicizia che si è intrecciato e per le prospettive che il Premio San Benedetto può aprire.
Anche la Romagna laica ha la sua fede nella Madonna del Monte nell'Abbazia benedettina di Cesena.
Anche la nostra Abbazia è stata rifugio per gli sfollati nell'ultima guerra e ha superato bombardamenti terribili.
Un motivo di più per ritrovarci insieme nel programma di incontri all’insegna di Pax et Bonum e di un autentico servizio rotariano.
E come ci si augurava negli antichi convivi: "Vivat, crescat, floreat".
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